[SIZE=4][COLOR=darkblue]FORTEZZE E RESTAURO CONSERVATIVO[/COLOR] [/SIZE]
Proprio perché convinti che l’aspetto più rilevante fosse quello di garantire la qualità dei lavori e del risultato finale, siamo intervenuti in tempo perché – pur nella nostra ignoranza in materia, ma confortati da alcuni che ne sanno di più – abbiamo avuto qualche dubbio sulle procedure di “restauro conservativo”delle Fortezze.
E quando l’Assessore ci dice che “siamo solo a metà” del lavoro, pensiamo che bene abbiamo fatto a dare un giudizio critico – forse sommario e affrettato, fors’anche sbagliato – ma sempre meglio così, che rischiare di vedere un lavoro finito in modo quanto meno insoddisfacente.
Sono un po’ gli stessi dubbi che avemmo per gli appartamenti rifatti all’interno delle Fortezze: non si potrà dire che sono una bellezza con i loro intonaci, i pulsanti dei campanelli e le bocchette dell’aria condizionata! Ma ora sono lì belli finiti e non ci si può fare più niente. Per rendersene conto basta andare alla Linguella e guardare verso le Fortezze per notare subito una gran “toppa”.
Per la Villa dei Mulini il nostro giudizio è stato davvero affrettato: le persiane che parevano di alluminio sono di legno e personalmente mi sono scusato con l’Assessore. Ma come si dice qui: “meglio avè paura che toccanne”.
Per quanto riguarda gli infissi della Gattaia siamo purtroppo sicuri che sono d’alluminio e, Sovrintendenza o no, non sono davvero un bel vedere: su tale restauro l’Amministrazione non ha avuto niente da eccepire, pur essendo l’immobile di proprietà comunale…
Ma torniamo al “restauro conservativo” delle Fortezze.
Nel merito, la Sovrintendenza ha espresso parere favorevole in data 17 luglio 2012 autorizzando appunto il “restauro conservativo”: naturalmente l’ha fatto prima dell’inizio dei lavori ma… oggi sarebbe opportuno sapere l’esito dell’ultima visita dei Responsabili della Sovrintendenza, quella dello scorso settembre. E poi… perché ora i lavori ci sembrano fermi ?
L’Assessore dice che i nostri giudizi sono un po’ avventati perché siamo ancora “nella fase dei saggi e delle prove”, ma non ci dice anche che siamo alla metà dei lavori?
E, secondo il nostro modesto parere, “saggi” e “prove” forse sarebbe meglio farli ad inizio lavori e, sempre a nostro modesto parere, “saggi” e “prove” dovrebbero interessare piccole aree, di modo che eventuali cattive “prove” possano essere prontamente modificate.
Ma qui si tratta di lunghi tratti di muro, proprio quelli con presenza di “fuciliere”, che sono già stati arricciati e intonacati.
Pare che ora a Pisa ci sia una diversa attenzione verso i restauri di manufatti antichi e pare ancora che verranno fatte rimuovere tutte le guide che servono per riempire di “arriccio” i muri: questo significa fare “saggi” e “prove”? E a questo punto il lavoro già fatto come potrebbe essere modificato?
Noi speriamo che la Sovrintendenza abbia cambiato orientamento perché come ci si può fidare di chi autorizzò i tralicci Enel intorno al golfo di Portoferraio? Di chi autorizzò i cambiamenti significativi alla Gattaia? Di chi, ai tempi dell’Amministrazione Ageno, autorizzò l’installazione delle antenne al Puntale?
Qualcuno può spiegarci perché ci si deve fidare, aspettando, senza mettere bocca, la conclusione dei lavori?
Ci capisca l’Assessore se vede che le nostre preoccupazioni ci fanno intervenire prima che i lavori siano ultimati, prima magari che sia troppo tardi, rischiando talvolta di essere avventati.
Ci capisca, ci riferisca e ci tranquillizzi.
[COLOR=darkblue]Riccardo Nurra
Consigliere comunale
Gruppo “Gente Comune” [/COLOR]