[SIZE=4][COLOR=darkblue]PORTOFERRAIO IL CONVEGNO «QUALE ELBA PER IL FUTURO» [/COLOR] [/SIZE]
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]«Programmazione e sistema per rilanciare il turismo» [/COLOR] [/FONT]
«IL BELLO non basta più: per restare competitivi sul mercato turistico le proposte devono perciò sempre più innovative, qualificate e attrattive ed hanno bisogno di una promozione e di una comunicazione adeguata, ma anche di una mobilità al passo dei tempi. Obbiettivi che si possono raggiungere solo facendo sistema e con una adeguata programmazione». E’ il “messaggio” emerso dall’atteso convegno sul tema «Quale Elba per il futuro» svoltosi ieri all’hotel Airone per iniziativa della Fondazione della Libertà per il Bene Comune presieduta dal senatore Altero Matteoli. Un convegno molto interessante e partecipato – la sala congressi dell’hotel è riuscita a contenere a fatica tutti gli intervenuti - con il direttore de La Nazione Gabriele Canè nel ruolo di moderatore che ha visto alternarsi negli interventi esperti del settore, manager, studiosi e politici. Un eccezionale parterre di relatori che hanno analizzato in tutti i suoi aspetti il fenomeno del turismo all’isola d’Elba dando molte utili indicazioni per far fare alla locale industria delle vacanze quel salto di qualità che tutti auspicano.
IDEE per far crescere l’isola. Portare l’esperienza di importanti personaggi — che operano nei vari settori del turismo a servizio dell’Elba e degli elbani — per avere validi spunti e indicazioni su cui impostare strategie ed azioni che consentano alla maggiore isola dell’Arcipelago Toscano di essere competitiva sul mercato delle vacanze nella stagione 2014. Una stagione che si preannuncia «impegnativa» alla luce di una concorrenza sempre più pressante, incisiva e pronta a strizzare l’occhio all’innovazione. E’ questo l’obbiettivo — perfettamente centrato — del convegno sul tema «Quale Elba per il futuro?» svoltosi ieri per iniziativa della Fondazione della Libertà per il Bene Comune. Un’iniziativa articolata su due distinte sessioni di lavoro, entrambe moderate dal direttore de «La Nazione» Gabriele Canè, nelle quali sono stati analizzati, in tutte le loro sfaccettature, «i turismi» ed il rapporto tra «i residenti ed il turismo». Ad aprire gli interventi, dopo il saluto del sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti e l’introduzione del direttore Canè che ha parlato di «occasione unica di riflessione sul turismo ed i servizi sul territorio elbano perché il bello non basta più», è stato il coordinatore del progetto Eccellenze d’Italia di Federturismo Giorgio Caire de Lauzet che ha ribadito «la necessità di valorizzare le eccellenze del territorio».
DOPO DI LUI sono intervenuti il Tourist Experience Design Andrea Rossi che, parlando di turismo esperienziale, ha evidenziato «il bisogno di un approccio di questo genere perché quelli tradizionali non sono più adeguati» ed il direttore della Fondazione Elba Paolo Ferruzzi che si è soffermato sugli aspetti del turismo culturale. Di turismo ambientale ha quindi parlato il presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano Giampiero Sammuri ricordando che «da una recente indagine il 30% dei turisti sceglie l’Elba per le risorse naturalistiche», mentre il fondatore della Planet Life Economy Fondation Paolo Ricotti, relativamente al «fare comunicazione» ha suggerito di fare «un progetto condiviso creando un centro permanente sul territorio». Dopo gli interventi dei consiglieri regionali toscani Pier Paolo Tognocchi e Stefano Mugnai e del presidente della commissione beni culturali del Senato Andrea Marcucci, nella sezione «I residenti ed il turismo» il professor Franco Mosca ha affrontato i problemi del turismo sanitario, l’ad di Sat Gina Giani e l’ad di Toremar Achille Onorato hanno illustrato la situazione dell’aeroporto e dei trasporti marittimi, il presidente di Locman Marco Mantovani ha parlato di «fare economia» sull’isola spiegando il «Progetto Elba» che prevede a breve la nascita di una fondazione ad hoc. A concludere i lavori è stato il senatore Altero Matteoli, presidente della Fondazione della Libertà, per il quale «non esistono soluzioni calate dal cielo, ma portare il turismo all’Elba per molti mesi dell’anno è possibile facendo sistema tra politica, istituzioni e mondo imprenditoriale».
Roberto Medici