A CAMMINANDO DA UN ELBANO CURIOSO
Il 16 Settembre in Parlamento, l’On. Cirielli ha presentato una interrogazione chiedendo al Governo che cosa stesse facendo per risolvere l’angoscioso problema del sovraffollamento delle carceri.
La Ministra Cancellieri gli ha risposto che entro il corrente anno verranno riaperti alcuni istituti di pena tra cui quello dell’Isola di Pianosa, ricordo agli amici, che leggono questo messaggio, era un carcere di massima sicurezza (ex 41 bis).
Il carcere sarà aperto solo parzialmente ha precisato la Ministra.
Ora per soddisfare il mio istinto più forte, la curiosità, domando:
1) Che tipo di detenuti verranno carcerati a Pianosa? Certamente il Sindaco di Campo lo avrà già chiesto al Ministero di Grazia e Giustizia e sarà già stato informato.
2) Quanti saranno i detenuti?
3) Quanti saranno gli Agenti della Polizia Penitenziaria addetti?
4) Avranno diritto all’alloggio di servizio per le famiglie?
Ognuna di queste domande e ogni risposta possibile apre scenari diversi, suscettibili di offrire opportunità alla comunità di Campo ed all’intera Elba. Opportunità economiche, come per esempio il recupero edilizio del paese di Pianosa per offrire alloggi di servizio, ma anche rischi come quello derivante dal vedersi installare sul territorio famiglie appartenenti alla criminalità organizzata.
Opportunità derivanti dalla manutenzione del carcere (ad esempio bisognerà bonificare tutto l’impianto idrico dell’acqua potabile, cisterne e tubazioni comprese, perché ci ricordiamo della sacrosanta protesta dei detenuti per i casi di salmonellosi, se non ricorso male nel 1998), bisognerà almeno disinfettare le prigioni ed imbiancarle, sostituire e magari migliorare i servizi igenici, arredare le stesse con letti nuovi, materassi e biancheria nuova. Infissi ed impianti daranno lavoro a falegnami, idraulici, elettricisti, carpentieri, muratori e imbianchini.
Ebbene verranno tutte ditte romane o milanesi o calabresi o una parte almeno degli appalti sarà riservata alla comunità elbana che viene chiamata ad ospitare la nuova struttura?
Sono certo che queste domande e questa sacrosanta richiesta sarà già stata formulata dai Sindaci dell’Elba con in testa il solerte Sindaco di Campo Sig. Vanno Segnini.
Così come sono certo che anche il Presidente del Parco avrà imposto il numero massimo di abitanti che l’ecosistema dell’Isola è in grado di sopportare.
Se non sbaglio il numero massimo dei turisti era stato posto inizialmente in 110 persone al giorno poi elevato a 250. Se come credo la riapertura del carcere porterà stabilmente sull’Isola più di 1000 persone, mi piacerebbe sapere dalla suprema autorità del Parco come i numeri suddetti si conciliano fra loro.
Sarebbe imbarazzante scoprire che il limite posto per i turisti era ingiustificatamente basso e quindi che il ridotto numero dei turisti ha danneggiato le ditte Elbane che avevano indirizzato sul turismo di Pianosa il proprio business.
Mi piacerebbe anche sapere se il nuovo carcere sarà colonia penale agricola e quindi verranno avviate attività economiche di allevamento all’aperto di galline ovaiole, di polli, di tacchini e di maiali come già era in un passato troppo lontano.
Anche questa può essere un’opportunità per l’Elba. Bisognerà tuttavia conoscere per tempo le decisioni prese dal Ministero di Grazia e Giustizia. Dovrà essere aperto anche un ambulatorio per le visite specialistiche, dovrà essere riaperta la scuola elementare, ci sarà bisogno di un emporio, dell’ufficio postale, di un eliporto per i casi di sanità urgenti.
Insomma qualcuno sta lavorando a preparare un piano che preveda di predisporre tutto quanto necessario ad una comunità di circa 1.000 persone o come al solito ci faremo colare il moccio dal naso?
E questo piano, è stato studiato tenendo conto degli interessi della comunità elbana che ne sopporterà gli aspetti negativi?
Un elbano curioso………..ed anche un poco pessimista sulle capacità organizzative e di lavoro dei nostri governanti.
SPERO TUTTAVIA DI ESSERE SMENTITO DAI FATTO.