Rispetto ai suoi predecessori bisogna riconoscere che questo papa, almeno a parole, ha fatto un salto di qualitร . Eโ molto bravo e convincente, qualche volta anche commovente.
Dopo aver predicato bene in Sardegna dicendo praticamente che non sono i soldi a fare la felicitร , non gli resta, per coerenza, che passare dalle parole ai fatti e confermare cosรฌ che, non solo non si mette alla stregua di Berlusconi continuando a frodare il fisco, ma facendo un gesto da Signore qual รจ risolve contemporaneamente dโun colpo lโimpasse finanziario in cui si dibatte questo disastrato governo del rimandare del quale pare, mistero della fede, che nessuno possa fare a meno.
Glโimmobili e le sue fiorenti (alla faccia della crisi) imprese commerciali, quelle che nulla hanno a che vedere con la caritร o la pubblica assistenza, vergognosamente non hanno mai pagato tasse e tantomeno lโICI o lโIMU? (Oltre a percepire indebitamente - con uno scherzo da prete - 4 miliardi di euro allโanno dellโ8 per mille di cui solo il 20 % va in opere socialmente utili)
Bene, ecco qua due, tre miliardi o quanti sono quelli dovuti (tanti! e se se considerano gli arretrati poiโฆ) e tutti i crucci del povero Letta sono miracolosamente risolti. Anzi: lโIVA puรฒ ritornare al 20%, oltre a sistemare gli esodati, ridurre le tasse, pagare i debiti alle imprese, ecc.ecc.!
Questo vorrebbe veramente dire che la fama e la gloria di San Francesco a cui Bergoglio vuol riferirsi essendosi scelto quel nome, sono state degnamente onorate!
Certo lascerebbe il triste Alfano (degno compagno di grigiore dello sgommato Bersani e, a pari merito con lui, sfigato arrampicatore di specchi) non solo senza quid ma anche senza lo slogan del โpartito no tasseโ, da oggi riqualificato โForza Banda Bassottiโ, e poi sarebbe un pessimo affare per i nostri politicanti in genere che da sempre lucrano suglโintrallazzi con la grassa Chiesa tradizionale, ben attaccata come una cozza a quel vile denaro che ora il Capo dice di voler disprezzare.
E poi ancora non si puรฒ per via dello spettro di papa Luciani che aleggia sempre minaccioso nelle segrete stanze vaticane.
Fa testo infatti la maledizione che ha segnato sanguinosamente la storia di quasi tutti i papi che hanno scelto il nome di Giovanni come Luciani: da Giovanni XII, eletto papa a 17 anni, forse il piรน perverso e truculento di tutta la storia papale e regolarmente ammazzato a sua volta a 26, al famigerato Giovanni XXII di dantesca memoria, per non parlare del malefico Giovanni XXIII, spapato per indegnitร , a cui il nostro โpapa buonoโ ha fregato - non si sa bene il perchรฉ - non solo il nome ma anche il numero.
Francesco non si รจ fatto chiamare Giovanni ma, per prudente scaramanzia, รจ meglio non provarci. Continuerร a parlare bene ma a razzolare male adottando anche lui il consiglio politico di Guido da Montefeltro al โPrincipe deโ novi Fariseiโ Bonifacio VIII, valido piรน che mai oggi per tutti gli astuti governanti anche se occasionalmente onesti:
โLunga promessa con lโattender corto ti farร triunfar ne lโalto seggioโ.
Tradotto dal politichese antico, molto simile a quello moderno, significa: promettere molto e mantenere poco ti farร rimanere ben attaccato (senza rischi) alla lucrosa poltrona.
Tanto se sa che l'ommini so' pronti
a crede a tutte le balle che je dichi
e a qualunque fregnaccia jโaricconti
Per saecula saeculorum, amen