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STEFANO MARTINENGHI da STEFANO MARTINENGHI pubblicato il 18 Settembre 2013 alle 9:20
Egregio Direttore di Tenews, debbo ricorrere mio malgrado al diritto di replica dopo l’attacco alla mia persona portato dal vostro articolo di ieri “Intervista contro l’Elba” con didascalia “Martinenghi contro l’Elba” sopra il video della mia intervista a TG COM 24. E’ la prima volta che accade in anni di interventi sulle vostre colonne ed in TV giustamente ricordati nell’articolo e dunque ricorderà anche che mi sono sempre esposto in prima persona per il bene dell’Elba, allora per prevenire lo smantellamento dell’Elba oggi sotto agli occhi di tutti, ora per prevenire i guasti che un modo sbagliato di intendere il potere da parte di una pubblica amministrazione comunale può arrecare alle famiglie ed all’economia turistica elbana tutta. Se aveste ascoltato meno prevenuti la mia intervista a TG COM 24 (che i lettori possono rivedere ed ascoltare meglio sul sito dov’è stata estratta da voi [URL]http://youtu.be/iwh4MRvAHsk[/URL]) vi sareste accorti che nonostante le difficili circostanze ho colto l’occasione per promuovere l’Elba davanti ai milioni di persone che in quel momento seguivano il TG definendola “un posto magico dalla natura incontaminata amata per le sue bellezze fin dai tempi di Napoleone del quale il prossimo anno ricorrerà il bicentenario con migliaia di turisti che verranno per questo all’Elba da tutta Europa”. Lei sa meglio di me che nelle dirette TV le domande non sono concordate ed io ero stato invitato senza essere informato del contesto per chiarire i contorni dello scandalo che da tre mesi e mezzo impazza sul web dopo l’articolo del quotidiano Libero che l’ha denunciato, scandalo seguito da giornalisti di tutta italia, elbani inclusi: quello dei parcheggi comunali realizzati sulla punta di Fetovaia su terreni privati protetti da doppio vincolo, quello ambientale e quello del Parco, che lì vieta movimenti di terreno e persino potature di piante, che invece sono state estirpare con ruspe che oltretutto hanno sversato frammenti di mattonelle a quintali per consolidare i piazzali realizzati. Una follia contro l’ambiente, il turismo e la proprietà privata sulla quale va detto subito che la Procura di Livorno sta indagando, dopo la mia opposizione alla singolare richiesta di archiviazione del PM respinta dal GIP, che il 29 maggio scorso ha ordinato il prosieguo delle indagini per accertarne i responsabili. Come Lei sa, Direttore, in Italia l’ambiente e la proprietà privata sono protetti ferreamente dalla Costituzione italiana agli articoli 9 e 31 il primo e 42 la seconda, e tale protezione viene assicurata da numerose norme a tutela dei diritti collettivi – l’ambiente ed il Parco Nazionale sono di tutti i cittadini elbani, italiani, europei – e dei singoli proprietari. Non sorprende dunque che la Procura indaghi ed i media di tutta Italia ne vogliano sapere di più, semmai sorprende il silenzio assordante calato all’Elba su questa vicenda, rotto dopo tre mesi e mezzo solo dall’intervento di Sergio Bicecci al quale va il ringraziamento di tutti noi elbani (così sono stato presentato dal conduttore del TG COM). E’ ora che certi amministratori si rendano conto che non è con questi atti da me definiti di “scelleratezza intellettuale” che si tutela l’ambiente dell’Elba che è la vera ricchezza che ci distingue dagli altri competitor turistici più agguerriti sul fronte dei prezzi e dei servizi; e che i media comprendano che se un cittadino punta il dito contro la luna nell’interesse della collettività, bisogna guardare alla luna non “mordere” il dito che la punta. Quanto all’accusa di mancato contraddittorio che si rimprovera a TG COM 24 non è del tutto esatto, dal momento che il Sindaco di Campo nell’Elba ha rilasciato a suo tempo al quotidiano “Il Tirreno” un’intervista da me letta in diretta TV, dove afferma testualmente: “Sui parcheggi della Punta di Fetovaia non c’è niente di irregolare perché dobbiamo giustificarci quando garantiamo l’accesso a strade che già esistono?” salvo poi aggiungere che nelle aree di sosta della punta di Fetovaia sia i residenti che i turisti possono parcheggiare gratuitamente, con ciò confermando la realizzazione dei parcheggi. Delle due l’una, ho detto in TV, o si è ripristinata una stradina vicinale effettivamente esistente o si sono fatte aree di sosta nel Parco protetto su terreni altrui e questo è inaccettabile e mentre parlavo il TG COM mandava in onda le fotografie dei piazzali sbancati dalle ruspe larghi decine di metri, più significative di mille parole. Quanto al mio appello al Presidente Napolitano esso è conseguente alla iniziale richiesta di archiviazione del PM, giustamente respinta dal GIP. Se a fronte delle fotografie e dei documenti presentati con l’esposto un magistrato afferma di non ravvisare nei fatti ipotesi di reato, allora è possibile tutto. Significherebbe che non siamo più cittadini ma sudditi ed anche questo è inaccettabile in uno Stato di Diritto qual è l’Italia. Per questo ho formulato al Presidente Napolitano ed ai Ministri di Giustizia Cancellieri e dell’Interno Alfano, la massima espressione gerarchica della Pubblica Amministrazione cui appartengono Comuni e Tribunali, una richiesta di due diligence degli atti del Comune di Campo nell’Elba e del Tribunale di Livorno. Specificando, per non fare torto a nessuno, che è nell’interesse di tutti verificare la fondatezza o meno delle pesanti accuse lanciate anni or sono dalla vice presidente della commissione parlamentare antimafia pro tempore On. Angela Napoli, che per prima fece la stessa richiesta in Parlamento ai Ministri dell’Interno e di Giustizia di verifica di legittimità degli atti del medesimo Comune e Tribunale. Con ciò, La ringrazio dello spazio concessomi per chiarire ai vostri lettori la sostanza dei fatti e La saluto con immutata stima. Stefano Martinenghi
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