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Beirut 22 ago. (TMNews) - Le ong Human Rights Watch e Amnesty International hanno chiesto che gli ispettori dell'Onu che si trovano attualmente in Siria si rechino sul luglio del presunto attacco chimico avvenuto ieri nella zona di Damasco per indagare sull'accaduto.
Hrw ha riferito di avere ricevuto notizie da testimoni che "centinaia di persone, fra cui molti bambini, sembrano essere morti asfissiati in un attacco avvenuto all'alba del 21 agosto": "Che siano state usate armi chimiche o no, l'attacco ha causato la morte di un gran numero di civili e i responsabili dovranno renderne conto".
Per Amnesty "le accuse di uso di armi chimiche, che Amnesty non ha potuto verificare in maniera indipendente, sottolineano il bisogno urgente di dare agli esperti dell'Onu che si trovano in Siria il mandato e il totale accesso per indagare sugli eventi nei quali sarebbero state usate armi chimiche": "Se le accuse venissero provate gli attacchi dovranno essere considerati come crimini di guerra".
Intanto, il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunitosi ieri sera a porte chiuse per discutere la questione, ha chiesto di "fare luce" sulle accuse di utilizzo di armi chimiche. Tuttavia l'organismo internazionale non Ha diffuso alcuna dichiarazione formale sull'argomento, per l'opposizione di Cina e Russia.
L'opposizione siriana accusa il regime di Assad di aver fatto uso di gas nervino nella zona di Damasco provocando oltre 1.300 morti, e ha diffuso fotografie e video di centinaia di corpi, molti di bambini.