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Manca qualcosa, così avrebbero dovuto scrivere: forza Italia – forza Silvio – forza Ladri Alla mia tenera età ne ho viste di tutte, da un pezzetto di fascismo, dalla guerra mondiale, dai vari Vietnam, anni di piombo e quant’altro, dalla politica più sfacciatamente sporca, corrotta e desolatamente inconcludente o distruttiva, ma quello che si sta verificando oggi è semplicemente surreale. Un ladro conclamato, finalmente condannato in via definitiva dopo tutte le scappatoie che ha messo in atto per neutralizzare le condanne precedenti e ben deciso a fare altrettanto con quelle in arrivo, spalleggiato da una pletora di sicofanti e leccapiedi incarogniti a difendere a nostre spese fino alla morte (che comunque arriverà presto) il loro cadregone, pretende di ricattare la nazione minacciando la caduta del ‘governo del rimandare’ se non si approva qualche ennesima legge ad personam che lo salvi dalla sacrosanta emarginazione che gli spetta di diritto (se non altro per evitare la reiterazione dei reati e salvare l’Italia dalla figura di merda internazionale che le ha procurato). A parte il fatto che nessuno piangerà la caduta di questo non-governo (peggio di così non si può e quindi qualsiasi cosa succederà dopo sarà sempre meglio), come è possibile che esista ancora qualcuno, a parte i pagati, i collusi e le bagasce, che crede nel suo astuto e ben orchestrato vittimismo giudiziario? Dice che solo lui è stato così perseguito: per forza, chi altro ha mai collezionato tante porcherìe in vent’anni di spadroneggiamento politico con un toupet da sultano arabo e un comportamento privato (e non) da ‘Le Roi s’amuse’? Siamo di fronte ad una situazione talmente assurda che portata fuori d’Italia, paesi del terzo e quarto mondo compresi, sarebbe considerata una barzelletta, una fantasia irreale. Ci rimane solamente la speranza di un presidente della Repubblica meno sordo ai bum e di un governo di salvezza nazionale più o meno grillesco che faccia UNICAMENTE quello che nessuno dei vecchi partiti ha vergognosamente voluto né vuole fare tutt’ora: la riforma della legge elettorale più scandalosa del globo. Poi ci si può solo augurare una cosa: che almeno una buona parte dei topi-elettori si levino le fette di salame dagli occhi e abbandonino la nave che ormai sta inesorabilmente affondando. Infine, chi vivrà voterà e vedrà.