[SIZE=4][COLOR=darkred]La Concordia, Piombino ed il PD. [/COLOR] [/SIZE]
[FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]Storia di parti...porti e partiti [/COLOR] [/FONT]
Il Governatore Rossi, parlando del problema della demolizione della Concordia e sponsorizzando Piombino si esprime cosรฌ sui giornali nazionali : โรจ una legittima questione di opportunitร e ristoro per un territorio in sofferenzaโ. Pur non sapendo ancora nessuno dove andrร a finire il relitto come andrร a finire la questione lโargomento spinge ad una riflessione.
Si tenta di mascherare lo spostamento di piรน di 160 milioni di euro per investimenti sul porto di Piombino destinati alla realizzazione di nuove banchine, moli e darsene con la fantasiosa ipotesi futuribile di un futuro polo europeo di demolizioni navali a costi competitivi con il terzo mondo e riciclo integrale locale del rottame ( ma non cโรจ ancora nemmeno ipotesi di forni elettrici in loco..).
Ciรฒ su cui non si puรฒ essere dโaccordo รจ proprio il travestimento dellโoperazione. Piombino, grande e storico serbatoio di voti del PD (partito di riferimento del Governatore) รจ realmente in sofferenza occupazionale - alleviata tuttora dal un ormai lungo utilizzo di tutti i possibili ammortizzatori sociali - ma non รจ il solo territorio in Toscana a soffrire la crisi economica.
Se in questa cittร si vuole lanciare uno sviluppo portuale in competizione con Livorno lo si dica chiaramente senza tirare in ballo il cadavere di una nave come copertura. Si esponga il piano industriale sul quale poggia lโipotesi di potenziamento, i vantaggi economici ed occupazionali che ne deriveranno nel futuro, senza tirare in ballo unโattivitร cimiteriale navale, tra lโaltro pur altamente inquinante. I politici devono perdere il vizio di cercare alibi alle loro scelte che spesso, se non sempre, sono pilotate puramente da motivi partitici localistici.
Quando โ come adesso โ cโรจ ristrettezza di liquiditร finanziaria i soldi pubblici disponibili devono essere utilizzati dove possono dimostrare di โrendere di piรนโ puramente sul piano economico e non dove possono โprodurreโ di piรน in termini elettorali.
Ci si ponga la domanda: ci sono o no porti giร dotati delle necessarie banchine ed attrezzature per quella demolizione che quindi potrebbero accogliere il rottame navale a โcosti minori o zeroโ? Se la risposta รจ affermativa la Concordia deve essere evidentemente demolita in quei siti, senza che ciรฒ escluda la decisione di un potenziamento portuale โpoliticoโ del porto di Piombino. Ma la logica del buon senso e della chiarezza esige che siano questioni separate lโuna dallโaltra.