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Feste e turismo da Feste e turismo pubblicato il 15 Agosto 2013 alle 15:01
… solo Yuri avrà forse la pazienza di leggere tutto e qualcuno si commuoverà a ricordare di Mede, Colin e Guscelli al Bahia’s… Senza voler muovere critiche agli organizzatori o detrattori dell'evento del 13 sera, espongo qualche impressione generale. Si sta facendo un po' di confusione tra cosa sia un evento di intrattenimento, cosa sia un evento di attrazione e cosa sia fare turismo. E' giusto ragionare per target di età, segnalo solo che esistono anche i target socio-economici o quelli socio-culturali. Cerchiamo di tenere ben presente questa differenziazione di genere. A Rimini, la località considerata la capitale del casino giovanile si tiene anche il meeting di Comunione e Liberazione. Sulle “pallose” Dolomiti in estate suonano nei boschi con modesti impianti di amplificazione molti ottimi cantanti quali Morgan e Ruggeri per fare solo qualche esempio. Chi scrive è stato uno dei promotori della Notte Bianca di Marina di Campo, sono stonato, capisco poco di musica e bevo pure pochi alcolici, quindi non una persona propriamente in target con eventi del genere, però 8 anni fa proposi al direttivo del Centro Commerciale Naturale di organizzare un evento musicale serale che poi avrebbe preso il nome di Notte Bianca e fu il punto di partenza delle multicolorate notti elbane grazie alla preziosa collaborazione di Annamaria e Beneforti (allora delegati comunali per lo spettacolo). Comprendo la voglia e l’esigenza di far baldoria, però entro paletti certi per evitare di arrivare a un punto di rottura con chi abbia gusti diversi e debba dormire o risieda in centro paese. Dirò di più, la prima o seconda Notte Bianca, non ricordo bene quale edizione, fu casualmente funestata da un grave incidente stradale all’alba del giorno dopo, quando scoprii l’assenza di nesso tra l’evento notturno e l’incidente stradale onestamente tirai un sospiro di sollievo Faccio alcune riflessioni sul turismo giovanile elbano e di Marina di Campo in particolare, avendo avuto i fatidici 15/20 anni quando negli anni ’70 e primi anni ’80 c’era il Bahia’s; in piazza del Monumento si radunavano migliaia di ragazzi tutte le sere anche in luglio; il Cantuccio chiudeva in agosto alle 4 del mattino tra gli scrosci delle secchiate d’acqua di chi voleva dormire, non esisteva Camminando e ci si mandava a quel paese “in diretta”. I giovani negli anni '80 venivano volentieri all'Elba anche per un semplice motivo: era un'isola che piaceva alle famiglie borghesi dei loro genitori 40enni. L'Elba non era più la meta aristocratica degli anni '50 di pochi nobili, industriali, stilisti, attori e cantanti e si stava trasformando in una meta turistica ambita dalla classe media. I giovani frequentatori degli anni'80 erano tanti, tantissimi, perché erano i figli del boom economico e del boom demografico. Bere la sera era un optional e non un problema sociale o di circolazione stradale. Al Bahia’s non esistevano i “palestrati buttafuori”, c’era “Mede” e tanto bastava. Oggi la popolazione italiana è mediamente più vecchia di quella generazione; purtroppo un giovane su 3 sotto i 35 anni è disoccupato o precario e l’età di accesso al bere si è abbassata. Torno ancora sul problema del bere, perché è oggi una parte del problema, meglio capire alcune dinamiche e non far finta di niente. Sul mercato sono apparse bevande a basso tasso alcolico per teen-ager perché l’industria si è accorta che, pur essendo un reato, i 15enni hanno voglia di trasgredire, ma glielo fanno fare a “norma di legge”. In realtà è un’ipocrita frode, nessun 30enne beve alcolici a 3% di alcool, ma nessun minorenne potrebbe bere legalmente tali bevande. Il discorso è semplice, un quindicenne non ha gli enzimi per la digestione e la metabolizzazione dell’alcool, non è una norma proibizionista, è una norma di igiene, un quindicenne che beve rischia un’intossicazione o il coma etilico. L'Elba e Marina di Campo in particolare, dopo l'aristocratica fase pionieristica del turismo d' élite era diventato un vero potente “Brand” di destinazione turistica senza che gli elbani e gli stessi turisti se ne fossero accorti. Tutto funzionò con il “passaparola”, un vero passaparola fatto a voce, tuttalpiù via cartolina, perché i social network neanche esistevano, negli anni ‘80 già avere il fax o il cellulare era un lusso da super manager!!! Pensare di ripetere quegli anni è impensabile, forse impossibile. Il mondo è cambiato. Però si può scegliere oggi cosa essere tra 5 anni, applicando strategie e ponendosi obbiettivi e senza farsi guidare da impulsi tardo-adolescenziali. Gli affari nel turismo si fanno con chi ha maggiori disponibilità di denaro unitamente a chi ha maggiori propensioni e possibilità di spostamenti. Pensare che chi spenda 30 euro a sera in bevute nelle 2 settimane di metà agosto siano i migliori clienti per Marina di Campo è un po' riduttivo; se poi la spiaggia debba diventare un luogo sociale di aggregazione per giovani che debbano divertirsi al minor costo possibile è un esercizio per il turismo ancor più pericoloso oltre che una via discutibile di commercio di alcolici ai giovani e giovanissimi (che in verità acquistano alcolici anche presso i supermarket) Scegliamoci i target, prepariamo eventi e servizi per i target di turismo da richiamare e intrattenere, adeguiamo le strutture ricettive, riqualifichiamoci: non è classismo. Oltre a bere e fumare moderatamente ci si potrebbe divertire un po’ più moderatamente senza rischiare di arrivare a pericolosi punti di non ritorno. L’anno prossimo ci sono le elezioni: vivremo al solita sbornia di promesse, tra le tante cose che serviranno per fare turismo, ospitalità e accoglienza, facciamo mettere nei programmi la realizzazione di 3 begli eventi serali per giugno, luglio e agosto. Poi un po’ di mutua sopportazione e buon rilancio turistico a tutti. Ripeto il discorso è davvero complesso, non arrocchiamoci, apriamo il confronto di idee e di collaborazione. Buon Ferragosto
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