Gentili tutti,
Vorrei portare alla vostra attenzione una faccenda che mi sta a cuore. A me, come anche a mille altri amanti degli animali.
Le poche righe che seguono sono il motivo per il quale non scelgo l'isola d'Elba come meta delle mie ferie, nรจ la prenderรฒ in considerazione come destinazione della mia residenza, almeno finchรจ le cose resteranno -ahimรจ- tali. E lo ribadisco, questo vale anche per mille altri amanti degli animali.
E sono certa nel credere che questo tipo di scelta provoca e provocherร delle conseguenze economiche nel turismo dell'isola.
Da anni si chiede un intervento risolutivo dei Comuni elbani, inadempienti nei confronti della legge nazionale sul randagismo, la 281/1991. I fondi sono stanziati ma gli amministratori non vogliono mettersi d'accordo.
L' Elba, pertanto:
- continua a non avere un canile che possa ospitare i trovatelli (alcuni Comuni hanno una convenzione con un canile, ma questo si trova al di fuori del territorio elbano),
- continua a non avere una struttura veterinaria pubblica o privata di pronto soccorso, preposta alla gestione delle emergenze. Se il mio cane o gatto dovesse ferirsi o ammalarsi al di fuori dell' orario di ufficio, cosa dovrei fare? Sperare che resista fino all'orario di apertura dell'ambulatorio?
- continua a non avere un box di prima accoglienza
- continua a non sterilizzare i gatti
- la prevenzione e repressione dei reati contro gli animali una pia illusione.
In quanto amante degli animali SONO INDIGNATA E PREOCCUPATA.
Confido in una pronta risposta, ma soprattutto in una pronta reazione.
Cordialmente,
sig.ra Albano