Permettetemi una piccola analisi antropologica e entimologica degli elbani, anche se non ho velleita'semantiche alla Umberto Eco, sono un elbano e quindi magari so come la pensano, e di certo so come la penso io..non si dovrebbe dire ma l'elbano odia il turista, come penso che fa ogni isolano di chi " invade " la loro terra piccola e natia....ma vive questa dualita' degna del dr Jekyll e mr Hyde , odia il turista ma sa benissimo che vive di turismo e allora come coniugare le due anime? fermo restando che di turismo sono pochi quelli che veramente si arricchiscono, gli altri si rovinano le estati per 4 bucce e neanche la disoccupazione tanto contestata, l'elbano alla fine si comporta come quasi in ogni storia d'amore...cioe' si " fidanza" col turista perchรฉ รจ l'unico che glielo da ( il lavoro) ma poi si incazza dopo un bel po' di sopportazione di orari folli di lavoro e supertraffico e code...proprio come in ogni storia d'amore...".sto con te perchรฉ sei l'unica che me la da, ma ogni tanto mi ricordo quanto sei cessa e ti mando a cacare" ....quindi l'amore c'รจ quando si trova lavoro estivo, quando si riceve la busta paga, quando ci sono i giorni di festa e quando si progetta l'eventuale viaggio settembrino....l'odio spunta quando devi lavorare dieci ore al giorno, quando la sera ti bloccano per le strade incastrandosi con i suv, o come quando regolarmente rischi l'incidente stradale perchรฉ trovi il coglione milanese contromano...o quando trovi tutto sudicio davanti casa perchรฉ รจ passato il camperista topaio ....ecco qua, una normale storia d'amore odio...all'ombra dei tramonti elbani...quando nelle cucine degli alberghi e ristoranti ci si fa un culo come secchi e il tramonto lo rivedi a ottobre.