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Mauro Meoni da Mauro Meoni pubblicato il 10 Luglio 2013 alle 16:51
Le serenate allโ€™istituto magistrale nellโ€™ora di ginnastica e religioneโ€ฆcosiโ€™ passavano i lunghi pomeriggi della infinita estate calda da 15 enni eterni ..ombre lunghe della sera incastonate in angoli di palazzi antichi e la voglia di gelato alla menta quasi continuaโ€ฆil suono di invaders ancora in testa e in mano disegnato il percorso per i centomila points..camminare finche โ€˜fanno male le scarpe da tennis ormai logoreโ€ฆe la bici lucida, cosiโ€™ nuova che quasi ti fa paura ingrassare la catenaโ€ฆgli Zagor, le pile di Alan Ford che aspettano che cali la notte e si accenda una lucina..i suoni dei gabbiani piuโ€™ precisi di una sveglia, le cassette da avvolgere con una bic e lโ€™invidia per i grandi col ciao che immaginavi andare in spiaggie immense e assolate e a ogni duna di sabbia un gelataio gratisโ€ฆe noi tra cavallette erba appiccicosa e un super tele che la sera non ritrovavi maiโ€ฆdi un giallo che era il vero colore dellโ€™estate , e i quadretti neri che erano i quaderni che mai avremmo apertoโ€ฆi palazzi sempre piuโ€™ alti, con capelli biondi irraggiungibili negli atticiโ€ฆgavettoni e pizza, le partite dellโ€™italia in cento e Sandokan da soloโ€ฆle bancarelle a volte anche senza nulla e la strada che nel pomeriggio sembrava il deserto del Texasโ€ฆmille estati fa...o era ieri?
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