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Segnali culturali e pillole di saggezza da Segnali culturali e pillole di saggezza pubblicato il 30 Giugno 2013 alle 14:34
Sig. Franceschetti, se io, Nick Caruggine, persona fisica che come lei esiste veramente perchรจ "cogitamo, ergo sumiamo", commentassi le argomentazioni del post di un anonimo come argomentazioni del ca@zo (per intendersi) e ne spiego, a modo mio ovviamente il perchรจ, cosa pensa che possa succedere? Direi assolutamente niente ed i lettori se interessati all'argomento, potranno valutare con tutta serenitร , quale argomentazione condividere piรน o meno e se del caso dirmene anche di pesanti come: idee stupide, di sapore comunista, fascista, razzista e tutti gli โ€œistiโ€ che esistono. Fino a quรฌ mi sembra chiaro, no? Potremmo disquisire sulla classe, cultura, educazione e su altre doti o difetti dellโ€™ anonimo, ma la storia muore lรฌ e soprattutto nessuno si sente offeso. Questo รจ lo scopo del blog, infondere coraggio e salire sul palco per chiarire le proprie posizioni fino in fondo con i propri mezzi culturali spesso limitati, anche con argomentazioni pesanti, sgangherate perchรฉ siamo sicuri di non offendere nessuna persona in modo certo e diretto. Il โ€œnemicoโ€ รจ lโ€™argomento, non la persona, รจ questa la fondamentale differenza. Casomai cโ€™รจ il moderatore che normalmente sa fare il proprio mestiere e ..zacchete. Se invece rispondessi allo stesso modo ad un post "firmato", potrei tranquillamente essere accusato di aver voluto dire che il sig. tal dei tali, persona fisica esistente ed individuabile, espone delle argomentazioni del ca@zo, quindi la mia risposta potrebbe essere tradotta in un'offesa bella e buona alla persona con tutto quello che potrebbe derivarne in termini di immagine, carriera, etc., etc. e a poco varrebbero le attenzioni a non usare termini offensivi. Del resto, esistono una varietร  enorme di tecniche per esporre degli argomenti in modo tale che una risposta che manifesti dissenso, abbia buone probabilitร  di essere impugnata come diffamatoria. Eโ€™ evidente, in questo caso, che non credo proprio la riguardi, la comunicazione รจ viziata, scorretta e lo si puรฒ fare proprio in virtรน del fatto che uno โ€œci mette la facciaโ€, da cui si desume perรฒ, che potrebbe anche perderla. Ora, se la faccia resta bella e sorridente, tutto ok, abbiamo fatto un figurone, siamo bravi e puรฒ tornarci buono per chissร โ€ฆ, se la si perde o si rischia di perderla perchรฉ si viene smerd@ti (sempre per intendersi), allora casca il mondo, censure, denunce, anatemi, scandaliโ€ฆ.. Allora come la mettiamo in questi casi, che sono poi la stragrande maggioranza? Eโ€™ giusto obbligare o quasi la gente, a non criticare a dovere per paura di offendere? Caruggine
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