Gentilissimo Dott. Coscarella,
ho letto con molta attenzione il suo intervento sulla valutazione scolastica e sulla scuola in generale. Purtroppo le sue parole mi hanno in parte deluso e in parte sconcertata.
Un intervento del genere, da parte Sua, che conosce abbastanza i limiti (economici soprattutto) della scuola pubblica e la volontร e l'impegno della maggior parte dei docenti, non me lo sarei aspettato.
Come si puรฒ contestare un sistema scolastico che si basa su valutazioni numeriche? Si chiede quale sia la differenza tra un 7 e un 8? Vorrei ricordarLe che, ormai da anni, nelle scuole si adottano delle griglie di valutazione per ogni tipologia di verifica contenenti indicatori specifici, per cui se vuole posso facilmente spiegarLe io la differenza che c'รจ tra un 7 e un 8 oppure tra un 4 e un 5. Vorrei anche sottolineare il fatto che anche la scuola dell'inclusione che garantisce un percorso formativo si basa su valutazione numeriche.
Nel Suo intervento afferma che la maggior parte dei non ammessi vive situazioni di disagio socio-culturale; lo sappiamo benissimo. Non pensa perรฒ che ai docenti in questi anni sia stato chiesto anche troppo? da docenti ad educatori, da docenti e educatori a assistenti sociali e psicologi..tutto a fronte di quale preparazione universitaria? Ciรฒ che mi sconcerta รจ che queste parole vengano proprio da Lei. Sa benissimo (o dovrebbe saperlo) poichรฉ insieme a noi ha partecipato ai PEI, quante attenzioni e quanta dedizione mettano gli insegnanti verso alunni con difficoltร e disagio e quante volte Le abbiamo chiesto aiuto e consigli per situazioni particolari...purtroppo le risposte e il sostegno da parte Sua (non in qualitร di "uomo" ma di rappresentante dell'azienda sanitaria ) sono state minime se non assenti( penso che anche le USL non dispongano di molti mezzi economici ed umani). Vorrei anche ricordarLe che i ragazzi che con troppa facilitร "escono" dalla scuola secondaria di primo grado (scuola media), in virtรน della legge sull'obbligo scolastico, vengono poi iscritti alle scuole superiori e anche riguardo a queste lei dovrebbe essere informato e a conoscenza delle situazioni che sempre piรน spesso si presentano nelle classi del biennio: un docente in un'ora o due deve cercare contenere una classe con circa 30 alunni( di cui molti per niente interessati), spiegare, interrogare, correggere i compiti assegnati, seguire e valorizzare l'alunno eccellente e allo stesso tempo occuparsi in modo adeguato di quello che presenta maggiori o particolari difficoltร , gestire situazioni di bullismo, di ipereccitabilitร di disagio ecc. ecc. ; non Le sembra una cosa umanamente impossibile?
La invito a riflettere di piรน prima di scrivere e credo che sia necessario in ogni situazione fare un sereno ma attento auto-esame di coscienza: tutti possiamo fare di piรน ma occorrono oltre alla preparazione (e non รจ poco) i mezzi, il tempo.
infine , a mio modesto parere, la scuola dovrebbe tornare ad essere piรน selettiva e dove si presenti un disagio sono altri i soggetti che devono intervenire o comunque la scuola non puรฒ prescindere da un sostegno esterno come ad esempio quello delle USL.La scuola non puรฒ essere nรฉ un parcheggio, dove lasciare i nostri figli per l'intera mattina nรฉ un'area ricreativa, e poi caro Dottore, me lo faccia dire, non vorrร mica che la scuola, le valutazioni procedano secondo regole e metodi puramente psicologici? Se cosรฌ fosse tutto il sistema -mondo andrebbe rivisto......buona serata.
Docente della scuola secondaria (di secondo grado)