[SIZE=4][COLOR=darkred]SANITA' QUESTA SCONOSCIUTA [/COLOR] [/SIZE]
Noi lettori siamo sovente destinatari di notizie tendenziose, fuorvianti. Ma quando ci rendiamo conto che lโenfasi della notizia ha il sapore della presa in giro, allora si giustifica una reazione che miri a rimetter ordine nelle cose, che faccia sapere a chi ancora non lโavesse compreso che i lettori e in questo caso gli utenti, pur essendo vittime del sistema e spesso portati a dimenticare, non amano essere considerati materia inferiore figuriamoci quando lโargomento รจ la salute. Il reparto di chirurgia del nostro Ospedale ha visto aggiungere al proprio organico un nuovo arrivo. Si tratta di un chirurgo, una giovane signora con particolari capacitร e specializzazioni. La cosa non puรฒ che fare piacere e mi sembra doveroso augurare alla dottoressa buon lavoro e buona permanenza nella nostra Isola. Ma al contrario ciรฒ che sconcerta รจ che lโASL, nel presentarla con tanta enfasi nei comunicati stampa, ha dimenticato di dire che la dottoressa sostituisce, di fatto, 2 chirurghi dello stesso Reparto precedentemente trasferiti. Ecco la sorpresa e la notizia tendenziosa, mirante a far accreditare ai distratti, straordinari interventi a favore degli elbani, quando invece in realtร si perpetua la politica di impoverimento dei servizi oltre che degli organici. Infatti รจ utile ricordare ai responsabili della nostra Sanitร , sempre troppo silenti sullโargomento, che a noi utenti ciรฒ che interessa veramente รจ che lโarrivo di un nuovo medico produca conseguentemente un aumento dei servizi sin qui offerti, non un mantenimento di uno status quo con decremento di medici. Da profani della medicina sappiamo che qualificare e incrementare prestazioni chirurgiche, come lasciava intendere lโaccordo con lโassessore Marroni, potrebbe essere possibile soltanto se il Reparto in questione fosse dotato almeno, dico almeno, di un letto di terapia sub intensiva, dando cosรฌ ai chirurghi e agli anestesisti di esprimersi al meglio. Allo stato delle cose ciรฒ rimane un sogno. La sanitร Toscana ha piรน volte annunciato indubitabili difficoltร di bilancio e avrebbe persino ipotizzato aumento dei ticket. Dovrebbero spiegare, questi signori, e qui tutti i nostri Sindaci, ancora una volta dovrebbero concordemente assumere posizioni ufficiali in difesa dei nostri diritti, oppure sinceramente e umilmente dichiarare la loro impotenza, per quale strano motivo va avanti il progetto di un nuovo ospedale a Livorno, la cui realizzazione, in tempi di crisi come lโattuale, graverร ovviamente su tutti, per anni a venire, per centinaia di milioni di euro. Mentre tanto si progetta noi elbani siamo costretti ad andare a Piombino anche per una cistoscopia, esame incruento da 10 minuti. Per quale strano motivo tale progetto รจ ritenuto utile e urgente considerando che a pochi chilometri abbiamo lโeccellenza pisana? Eโ forse un fatto di prestigio politico fra province?. Nel 2010 fu indetto un referendum a Livorno e il 73% dei partecipanti al voto si espressero contrari. Ritornando a casa, non so se risponda al vero, e non รจ certamente per diffondere allarmismo, si dice che quanto prima non avremo piรน la guardia chirurgica notturna con una ulteriore diminuzione di letti. Anche i Comitati Sanitร . riconoscendo un nulla di fatto rispetto agli accordi firmati con lโassessore Marroni, hanno raccolto firme richiamando lโASL al rispetto dello stesso. Ho sempre scritto che quellโaccordo non avrebbe prodotto niente, e non ho mai capito perchรฉ sia stato condiviso da chi, guarda caso, รจ responsabile della salute dei cittadini, contentandosi della promessa di ottenere lโ 80% di quanto giร avevamo. Se siamo una spina nel fianco della Regione, mi si passi la provocazione, ci si liberi da tentacoli soffocanti, abbiamo diritti costituzionali disconosciuti, cosรฌ come ci si liberi tanto da utilizzare le nostre tasse investendole invece nella nostra salute, organizzando il nostro piccolo ma glorioso Ospedale in un struttura adeguata alla terza isola italiana, in linea con il terzo millennio e non con il terzo mondo, verso il quale ormai sembra ci stiano spingendo.
Sergio Bicecci 9 giugno 2013