[SIZE=4][COLOR=darkblue]Chi sa aspetta di parlare nelle opportune sedi istituzionali, e chi non sa inventaโฆ [/COLOR] [/SIZE]
Purtroppo, e per l'ennesima volta, i Nostri (intendo il duo dโopposizione) hanno seguito la via dei media con la loro tecnica preferita: criticare al buio, ossia senza un minimo di preparazione sui fatti contestati. Per loro conoscenza: la Torre appianea non รจ affatto abbandonata e gli Enti preposti stanno facendo tutto quanto รจ dovuto perchรฉ essa, consolidata e restaurata, possa ritornare alla fruizione pubblica. La Soprintendenza continua a commissionare studi propedeutici al restauro funzionale per il trasferimento del monumento al Comune, e l'Agenzia del Demanio,attuale legittimo proprietario, attende il parere vincolante del MiBaC per poter procedere, a norma del comma 5 dell'art. 5 del cosiddetto Federalismo Demaniale, al trasferimento definitivo del bene al patrimonio comunale.
Logica e buonsenso pretenderebbero che i Nostri avessero atteso ancora qualche giorno - giusto quello del consiglio comunale in procinto di essere convocato - per conoscere bene gli estremi della questione ed esprimersi poi su una questione tanto complessa. Cosรฌ non hanno fatto. Pazienza, cโera da aspettarselo.
In attesa di informarli, atti alla mano,sui particolari, non posso non esprimere forti perplessitร sulla tanto decantata (da loro) ipotesi di posizionamento di โopere di rinforzo e protezioneโ a settentrione della Torre. Mi chiedo: hanno avuto il tempo, i Nostri, di riflettere sullโimpatto paesaggistico di un simile intervento? Si sono chiesti se sia stata interpellata al riguardo la Soprintendenza di Pisa, ufficio al quale spetta per legge il parere vincolante nel merito? Si sono domandati come mai quell'intervento non venne giร realizzato negli anni '80, quando la diga venne consolidata? Sono a conoscenza che oggi esistono tecnologie assolutamente meno invasive con le quali, nella fattispecie, si possono raggiungere risultati uguali o migliori?