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CHICCHE FERRAIESI da CHICCHE FERRAIESI pubblicato il 23 Maggio 2013 alle 17:12
[SIZE=5][COLOR=darkblue]UN ALTRO โ€œCASO GATTAIAโ€ A PORTOFERRAIO ? [/COLOR] [/SIZE] [FONT=comic sans ms][COLOR=darkred]di Antonio Bracali [/COLOR] [/FONT] Sono anni che รจ in ballo il progetto per la ristrutturazione dell'ex Cinema Teatro G. Pietri. Di studi โ€œad hocโ€ ne sono stati fatti tanti: abitazioni, uffici e negozi, un cinematografo da โ€œpassareโ€ in proprietร  al Comune, la sede del โ€œTribunaleโ€, un albergo ed altre amenitร  del genere. Finalmente ora dovremmo essere giunti all'approvazione dell'ennesimo, definitivo progetto. Ma ci sarebbe un ..... ma. Sembra infatti che qualcuno voglia imporre la conservazione dei pilastri rastremati esterni sulle due facciate laterali, attualmente assai degradati. Come conseguenza il proprietario dovrebbe rinunciare alla demolizione completa dell'edificio, andando incontro a tempi di realizzo piรน lunghi e probabilmente a maggiori spese. Ciรฒ aggraverebbe certamente la definitiva soluzione del problema. Ma l'opera in questione, รจ opportuno ricordarlo, รจ stata realizzata nei primi anni sessanta: non si tratta quindi nรฉ di antichitร , nรฉ di esempio di architettura da manuale! Caso mai il contrario: infatti la copertura โ€œa voltaโ€ appare piรน giustificata per un capannone industriale che per un edificio a carattere prevalentemente residenziale. [SIZE=3] [COLOR=darkblue]Ed ora veniamo alla โ€œgattaiaโ€. [/COLOR] [/SIZE] Per una certa propensione a โ€œconservareโ€, specie da parte delle istituzioni, ciรฒ che non serve, torna a proposito spendere due parole sulla vecchia polemica -sempre attuale perรฒ- della cosiddetta โ€œgattaiaโ€ (aggettivo dispregiativo ma di uso ormai comune) o โ€œlocale pompeโ€: si tratta di un'opera risalente agli anni venti, progettata -sembra- da un โ€œgiovane e innovativo calcolatore del cemento armatoโ€, che perรฒ conserva ben poco delle sue strutture originarie. Sono state infatti demolite opere murarie importanti con la conseguente modifica delle dimensioni di porte e finestre ed altre aperte di nuovo, distrutto il solaio in cemento armato (quello per cui si โ€œgiustificavaโ€ la conservazione) e sostituito con altri in laterizio e profilati in acciaio (!), rialzati i muri perimetrali con mattoni multifori (!), demoliti speroni di roccia ove poggiavano le fondazioni delle antiche (queste si!) mura medicee, asportati intonaci a calce, ecc. Ma si continua a ripetere ai cittadini che โ€œsi tratta del recupero di un vecchio edificio, da destinare ad uso pubblicoโ€. Sarebbe stata certamente una scelta piรน giusta demolirlo del tutto ed al suo posto realizzarvi un belvedere a disposizione di coloro che amano godersi il lungomare sul piรน beli golfo dell'isola d'Elba e non solo. Ma ormai รจ tardi!!! Ora che l'APT non esiste piรน e le Province -prima o poi- saranno soppresse, quale destinazione avrร  il โ€œvecchioโ€ edificio?
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