Gent.mo Ing.Nannoni,
le scrive una “ riserva” del Comitato del NO. Ho avuto il piacere di incontraLa e conoscerla poche sere fa, in Portoferraio, quando ho accettato di incontrare Lei, che esponeva le ragioni del SI, in una sede in cui su tutti i tavoli erano in bella vista i patinati depliant stampati dal SI. Quindi ero “nella tana del nemico” come qualcuno avrebbe potuto dire. E’ stata una serata in cui, dopo uno dei miei interventi –in cui (su provocatoria sollecitazione di una signora) avevo esposto la mia proposta che potrebbe soddisfare la necessità da tutti ormai sentita di superare l’attuale “pigrizia” diciamo così, amministrativa, senza cancellare i Comuni e le Comunità, partendo dall’assunto che se una istituzione non funziona…non è che la si distrugge…(non si estinguono i Comuni!) ma si cambiano gli uomini.. che non riescono a farla funzionare- Lei stesso ha esclamato...(lo ricordo bene!) “Ma perché queste cose non le ha dette prima? Ed io mi sono permesso di domandarLe: Prima… quando? Avete fatto tutto tra di Voi! In tutta segretezza! …Non avete mica coinvolto democraticamente altri, cioè i cittadini??!!
Adesso, per puro caso, in una pausa nel corso della stesura di un mio modesto intervento, che più tardi –mi piace scrivere…di notte- invierò a Tenews ho avuto occasione di leggere la Sua nota su Camminando
E mi permetta di esprimere tutta la mia meraviglia per le Sue espressioni. Se mi avessero portato da leggere quel testo, non avrei mai immaginato potesse essere frutto del suo pensiero!
Mi soffermo soltanto su una sua espressione: “Gli amici del NO “hanno fatto moia” (espressione che non conoscevo) per il semplicissimo motivo che non sanno più che cosa inventare per replicare ai buoni argomenti del SI”. Vede, Antonio De Curtis…il grande “Totò” in simili occasioni esclamava…” Ma mi faccia il piaceeere…!”
Ricorderà che quella sera, a Portoferraio, eravamo in un locale simpatico ed accogliente, Le ho narrato che varie volte ho tentato di dir la mia nel corso di dibattiti organizzati dal Comitato Promotore a cui erano invitati “gli avversari”, e Le ho narrato che non sono mai riuscito….a dir la mia…e soprattutto ad avere ..risposte..alle domande che ero riuscito a porre…Le ho ricordato che una volta mi dissero che era tardi…l’invitato…(un giorno le dirò chi era) doveva ritornare a Firenze…e interrompendomi bruscamente, mi fecero tacere!...L’invitato dopo di me parlò…iniziando dai ricordi di infanzia…e poi vidi che tutti…a conclusione…andavano a cena….altro che volata al traghetto!
Un’altra volta mi iscrissi ( Sala De Laugier) per un intervento. Mi iscrissi per primo, non so come nel foglio finii quarto…mi dettero la parola quando i miei potenziali interlocutori erano ormai andati tutti via…era tardissimo…avevamo tutti sofferto la proposta di un giovane dell’Università di Pisa, che in collegamento da chissà dove parlava di Borgomastri e simili…ha ripetuto le sue fantasie in un recente articolo. Nella sala erano rimaste solo due o tre persone al tavolo degli organizzatori, qualcuno saliva su per le scale verso l’uscita, indirizzando a voce alta le sue preoccupazioni per non aver l’ombrello. Fuori pioveva.
Nonostante i precedenti , pur tentato dal rispondere all’invito, così come mi avrebbe suggerito il grande Totò ho accolto l’invito per il dibattito organizzato da TeleElba al Teatro I Vigilanti di Portoferraio.. In quell’occasione credo di aver posto questioni oltremodo fondamentali (tra cui la maternità della proposta di legge: se vero parto di un gruppetto che si era eletto rapprentante del popolo senza alcuna investitura “popolare” o se madre naturale fosse in realtà la regione) riferendo (leggendo) quanto scritto da Gabriele Orsini. Eppure non vi fu allora, né v’è stata mai più risposta…anzi quella sera vi fu meraviglia…perché la serata doveva andare…diversamente…più mielosamente …in maniera diversa….infiocchettata da …aperitivi e..musiche…tra l’altro, quella sera, (c’è la registrazione) chi era seduto accanto a me, il Dr.Mantovani ascoltando le mie parole, espresse meraviglia –come fosse una scoperta- per la mancata previsione nel progetto di legge (quello per cui si andrà a votare al referendum) di forme di rappresentanza nel nuovo comune delle comunità originarie, così come in realtà prevede la legge nazionale…! Probabilmente…nel leggere il testo…. gli era sfuggita…la cosa!...
Ma non voglio approfittare della pazienza di chi ospita queste note e circa gli argomenti con cui (questa riserva del NO) contesta legittimità e sopratutto democraticità di questa proposta di legge che è da definirsi mera sopraffazione verso genti e comunità di cui si pretende di cancellare la storia (e Lei è troppo intelligente per dirmi che si tratta di mero folklore) La rinvio a tutti gli articoli che ho pubblicato su Tenws , e La invito a rispondere alle domande che ho posto al Comitato, ad esempio con l’articolo del 24 marzo 2013 .. Le domande iniziano con un “E’ vero o no?...”
Circa il contenuto di quelle domande ho avuto la sola reazione di Michele Rampini il quale ha avuto la benevolenza di scrivere che erano “espressione soggettiva di un mio punto di vista”…Come direbbe il grande Totò? “Ma mi faccia…”!…Allora, Ing.Nannoni, legga quelle domande.(sono argomenti…Ing. Nannoni…sono argomenti) e…risponda, per favore…risponda….ma…seriamente…e…non parli di scuola…e di preparazione….si ricordi quello che ho avuto occasione di narrarLe quella sera, a Portoferraio…sulla necessità che qualcuno del Comitato del SI …che pur vuol fare il …legislatore.…faccia un …miglior uso …del vocabolario…Non dia voti…Nannoni…non dia voti…non è proprio il caso e lo sa bene!