DaL 1990, anno di entrata in vigore della legge 142 che regola, tra l'altro, le fusioni dei piccoli comuni italiani, sapete quante se ne sono realizzate? Qualcuno penserร 2000, qualcun altro 1000; il solito scettico dirร : non piรน di cinquecento. No, niente di tutto ciรฒ: le fusioni realizzate sono state appena 10 e hanno interessato 29 piccoli comuni. Sรฌ, avete letto bene: 29 su un totale di 5683, cioรจ lo 0,5% (come dire nessuno) e la stragrande maggioranza di questi erano piccolissimi, tanto piccoli che hanno dato vita a nuovi comuni comunque al di sotto dei 2500 abitanti ed erano cosรฌ vicini tra loro che giร da molti decenni formavano unโunica comunitร .
Nulla di paragonabile, quindi, all'Isola d'Elba, nรฉ per numero di abitanti, nรฉ per distanze, nรฉ, tanto meno, per territorio.
Cโรจ, poi, da dire che a nessuno dei molti piccoli comuni inseriti nei piรน importanti comprensori turistici italiani รจ venuto in mente -neanche per un secondo- di fare una fusione. Anzi, se ne sono guardati bene. Non lo ha fatto alla Cinque Terre, Nรฉ a Ischia e a Capri -che sono isole come noi- Non รจ venuto in mente neanche alle migliaia di piccolissimi comuni delle vallate di Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto e Friuli: paesi che vivono del turismo di montagna. Meno che mai lo hanno fatto le piccole localitร turistiche della Toscana collinare, molto frequentate dal turismo tedesco..
Allora perchรฉ questa fusione dovremmo subirla noi e perchรฉ la Regione Toscana la vorrebbe imporre soltanto agli elbani?