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MARCELLO CAMICI da MARCELLO CAMICI pubblicato il 30 Marzo 2013 alle 7:07
Il presidente della giunta regionale della Toscana,Enrico Rossi, con decreto 11 gennaio 2013 n 6,pubblicato su BURT n 2 del 16.1.2013, indice referendum consultivo sull’istituzione del nuovo comune dell’isola d’Elba recante il seguente quesito “siete favorevoli alla proposta di istituire il comune dell’isola d’Elba mediante fusione dei comuni di Campo nell’Elba,Capoliveri,Marciana,Marciana Marina,Porto Azzurro,Portoferraio,Rio Marina e Rio nell’Elba di cui alla proposta di legge di iniziativa popolare del 15 maggio 2012, n. 10 (Istituzione del Comune dell’isola d’Elba ) ? “ Poiché dal decreto sopracitato non si evince nulla su che cosa si tratta quando si parla di questo Comune dell’isola d’Elba,ho cercato di saperne di più su questa fusione di comuni andando a leggere la proposta di iniziativa popolare del 15 maggio 2012 n 10. Non sono riuscito a trovarla navigando su internet. Ringrazio il sig. Costantino e il sig. Gimmi Ori per avermi inviato la proposta di legge. Dopo averla letta ,ho fatto trascorrere alcuni giorni per meglio assorbire,capire cosa si tratta quando si parla di comune dell’isola d’Elba. Nella proposta di legge,con otto articoli, si cerca di definire il comune dell’isola d’Elba. Sebbene abbia fatto trascorrere alcuni giorni per meglio capire il testo della proposta di legge,non sono riuscito a trovarvi chiarezza su alcuni punti che devono essere chiari prima del voto a chi ,come me, ha diritto al voto. Ecco ,alcuni di questi punti non chiari: A)luogo dove sorgerà l’unico centro di amministrazione e come sarà organizzato,B)chi sarà il Commissario straordinario e quali i suoi poteri C) perché chi gestisce la transizione, e cioè il commissario straordinario,è alle dirette dipendenze del presidente della regione e non anche a quelle dei sindaci che hanno perso la poltrona in quanto estinti?D)quante le municipalità,dove e come saranno organizzate,E)mancano date precise di erogazione dei contributi previsti per il comune dell’isola d’Elba derivante da fusione,F) mancano modalità di rappresentanza dei comuni soppressi all’interno del comune dell’isola d’Elba,G)manca una data precisa entro cui lo statuto del nuovo comune deve essere redatto H) manca una semplificazione burocratica giacchè il personale oggetto della fusione dei comuni è trasferito nel comune dell’isola d’Elba,fermo restando l’inquadramento e il livello retributivo e altro ancora. Una proposta di legge non chiara. In assenza di un documento di legge preciso e chiaro,rimangono solo le chiacchere,gli argomenti di coloro che,con grande volontà e passione, vogliono chiarire. Chi potrebbe farlo se non coloro che hanno firmato la proposta di legge di iniziativa popolare? Può ciò accadere se la proposta di legge inviatami non contiene alcuna firma di proponenti ? Chissà ,forse lo stesso presidente della giunta regionale facendo un salto all’Elba o rilasciando dichiarazioni ai mezzi di informazione potrebbe chiarirci le idee ? Non ho le certezze di coloro che sostengono il comune dell’isola d’Elba- questo è il nome del comune unico essere operazione importantissima per il rilancio economico dell’isola d’Elba. Condivido le preoccupazioni di chi afferma che in questa operazione l’oggetto comune unico tende a dividere anziché unire una piccola comunità come quella elbana. Le preoccupazioni sono le stesse di quando si volle imporre un nuovo assetto del territorio elbano con l’istituzione del Parco che doveva essere volano dell’economia elbana tutta. Ora il comune unico è indicato come l’assetto istituzionale che sarà,pure lui, volano per l’economia tutta dell’Elba. Ora come allora chi ha perplessità,dubbi ,chi critica con motivazioni valide,viene tacciato di essere conservatore e di non capire nulla. Non v’è dubbio alcuno che di una semplificazione amministrativa della pubblica amministrazione v’è necessità nella realtà elbana:semplificazione che vada incontro non solo alle esigenze delle imprese ma anche di ogni singolo cittadino amministrato. Il problema di fondo non è però comune unico o multiplo ma l’efficienza e l’imparzialità della pubblica amministrazione che rimarranno deficienti nell’ eventuale comune unico come sono adesso nei comuni esistenti e per le quali,efficienza ed imparzialità, ho speso due parole parlando di semplificazione amministrativa vera della pubblica amministrazione nell’articolo su tenews col titolo “Una amministrazione imparziale ed efficiente? Basta con i sindaci legati ai partiti”. Buona Santa Pasqua a tutti. Marcello Camici
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