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CARA ROMANA da CARA ROMANA pubblicato il 23 Marzo 2013 alle 17:19
Cara Romana, finalmente ci sono e posso risponderti. Sembra che in Italia, a partire dalla metร  del โ€˜400 in poi, ogni circa ventโ€™anni (strano come da noi i cicli politici si esauriscano in โ€ฆventenni), nasca un Savonarola deciso a fustigare i facili costumi, pubblici e privati, deglโ€™Italiani. Ma tra lโ€™austero Predicatore domenicano e i suoi attuali cloni cโ€™รจ una differenza sostanziale: mentre il primo ha portato il suo rigore morale fino alle estreme conseguenze (crocefisso e bruciato), i suoi piรน recenti e fasulli imitatori -dopo aver sollevato il furore popolare, e invocato austeritร  e pauperismi vari- si sono accomodati alla mensa della politica o โ€œdellโ€™avido capitalismoโ€ mangiando a quattro ganasce. Cosรฌ รจ accaduto ai contestatori antisistema di fine anni Sessanta che -finita la falsa rivoluzione e presa la laurea con il voto politico- hanno cercato il โ€œposto in bancaโ€, nellโ€™industria di stato, nelle redazioni dei giornali borghesi o negli odiati partiti politici. Lo stesso รจ avvenuto, alla fine degli anni Ottanta, a coloro che istruivano processi sommari nei tribunali e nelle piazze, indicevano referendum antipolitici per abolire ministeri, privilegi e malcostume e poi, a tarda sera, prima di tornare a casa soddisfatti, andavano a gettavate le monetine davanti al Raphael. Questi signori, una volta giunti al potere, hanno raddoppiato i privilegi e il malcostume dei loro predecessori, hanno ripristinato il finanziamento della politica (meglio dire ai politici) e quei ministeri frettolosamente aboliti nellโ€™impeto referendario. Sarร  cosรฌ anche per gli anticasta dei giorni nostri? Quelli, per intenderci, che da qualche anno predicano contro la politica e che oggi, appena giunti al potere, per ingraziarsi il favore popolare, rinunciano ai privilegi e si riducono le prebende in nome dellโ€™austeritร , del rigore e della sobrietร ? Ai posteri lโ€™ardua sentenza! Ma a giudicare lโ€™operato dei falsi Savonarola di tutti i tempi, verrebbe da rispondere sรฌ. Se hai modo di parlare con Dante digli che condivido in larga parte quello che ha scritto a proposito dellโ€™illusione (e della delusione) del Web. E digli anche che mi ricordo di quei navigatori di quasi un ventennio fa che, complice la tastiera, erano diventati (o si credevano) tanti piccoli yuppie di Wall Street e compravano e vendevano azioni di cui non sapevano nemmeno il puzzo. Poi si sgonfiรฒ la bolla speculativa e addio soldi! Tanti si leccano ancora le ferite. Sarร  lo stesso per gli attuali esperti (e fanatici) della politica sul Web? Un caro saluto a te e a Dante
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