[COLOR=darkblue]Da Confesercenti [/COLOR]
Ci sembra che la mancanza di argomenti del comitato per il no al comune unico abbia inevitabilmente spostato il focus della discussione sulle parole anzichรฉ sui concetti fondamentali.
L'opposizione non sapendo argomentare, non sapendo cosa ribattere ad ogni approfondimento che il comitato ha prodotto per ogni tematica, si arrampica dove puรฒ, anche sugli specchi, e lo stridore prodotto fa piรน chiasso dei buoni discorsi tesi a favorire uno sviluppo dell'Elba.
Le categorie economiche, compatte e convinte dell'iniziativa intrapresa, vogliono il bene e lo sviluppo dell'isola e rinunciano a strumentalizzazioni politiche che ne hanno ingessato la crescita fino ad oggi.
Ora stiamo assistendo sui giornali locali ad una discussione sterile che ha il solo fine quello di dividere gli schieramenti, confondere la gente, e produrre come risultato il niente. Lo stesso niente che spesso viene prodotto dalle politiche contrapposte degli otto comuni verso le istituzioni superiori.
Lo stesso niente che ogni volta che otto sindaci vanno in Regione con otto voci, con otto stridii diversi, fa si che il nulla di fatto sia il risultato portato a casa.
Le categorie economiche si tirano fuori da questo meccanismo, perchรฉ guardiano ai fatti e non alle parole, tutti i giorni. Vedono che i piccoli comuni sono ingessati dal patto di stabilitร , che congela di fatto gli investimenti, e li ingesserebbe anche se questi fossero tre all'Elba.
Le Associazioni di categoria lavorano e si impegnano affinchรฉ siano le aziende locali a crescere ed occuparsi dei lavori pubblici, con la qualitร e la professionalitร che le contraddistingue ed il Comune unico va proprio in questa direzione. Le associazioni devono essere per le ditte elbane un riferimento per capire cosa succederร in futuro e un aiuto nella eventuale riconversione.
Questo รจ il fare delle associazioni di categoria. Noi elbani vogliamo pagare la spazzatura quanto coloro che abitano in continente, non n volte di piรน. Siamo giร penalizzati in tante cose vivendo all'Elba. Dobbiamo prendere il traghetto per muoverci ogni volta, anche solo per fare una visita specialistica che sull'isola giocoforza non possiamo fare, e siamo giร penalizzati cosรฌ. Evitiamo di auto-penalizzarci anche per tutto il resto, evitiamo di farci strumentalizzare ulteriormente e puntiamo dritti verso l'unica grande opportunitร di sviluppo che abbiamo e che possiamo decidere noi stessi, con un SI convinto che cambi davvero le sorti della nostra amata isola.
[COLOR=darkblue]Franco De Simone per Confesercenti Portoferraio [/COLOR]