Con la delibera di Giunta n. 34 del 28 febbraio, รจ stata annullata la gara per la privatizzazione del 40% della societร D'Alarcon s.r.l. ed entro il 17 marzo dovrร esser predisposta una nuova gara per l'affidamento dei servizi relativi all'approdo turistico. Non voglio star qui a fare una cronistoria di tutti gli atti, i ricorsi e le parole che hanno riguardato l'approdo turistico del nostro paese, ma vorrei solo raccontare un aneddoto che ci riporta a quando tutto cominciรฒ.
Ciรฒ che ho sempre contestato all'amministrazione รจ "il considerare D'Alarcon s.r.l. e Comune di Porto Azzurro come un tutt'uno". A mio parere ma ancor piรน importante a rigor di legge, D'Alarcon s.r.l. e Comune di Porto Azzurro sono due soggetti giuridici distinti, la prima รจ una societร di diritto privato e il secondo un ente pubblico locale, sebbene il capitale della societร sia detenuto interamente dal Comune. Ma era proprio questa concezione "gestionale" dell'amministrazione nei confronti della societร , da cui sono scaturiti tutta una serie di errori e di ritardi sotto gli occhi di tutti, che non ho mai condiviso: รจ un errore considerare interscambiabili i due soggetti solo perchรฉ uno รจ proprietario dell'altro poichรฉ gli interessi ed i diritti in gioco, quando si tratta di affidamento della gestione di servizi pubblici locali, sono molteplici e non riguardano solo il fattore occupazionale. Si tratta di interessi che non imponeva l'opposizione, ma l'Unione Europea e lo Stato Italiano: uno su tutti รจ la tutela del principio di libera concorrenza che in pratica predilige gare ad evidenza pubblica per l'affidamento di servizi a rilevanza economica rispetto a qualsiasi altra forma di affidamento, sia quella in economia che l'affidamento diretto a societร interamente partecipata (ossia quella da sempre adoperata dal Comune nei confronti della societร D'Alarcon s.r.l. per la gestione di molti servizi).
Durante le varie sedute dei Consigli comunali (in specie quella del 2 maggio 2011) in cui si รจ piรน volte affrontato l'argomento, ho sempre cercato di metter in guardia l'Amministrazione dai rischi cui si andava incontro: per un servizio come quello dell'approdo turistico (il quale possiamo immaginare quanto possa "far gola" anche a molti privati), procedere ad un ennesimo affidamento diretto alla D'Alarcon s.r.l., non ottemperando nรฉ alla legge nรฉ, tanto meno, alla sentenza del TAR n. 162 del 27 gennaio 2011, ci esponeva da un punto di visto giudiziario al rischio di numerosi ricorsi che avrebbero bloccato la normale gestione e lo sviluppo dell'approdo. Allo stesso tempo, indire una gara per la privatizzazione della societร nei modi in cui รจ stata espletata, non metteva in alcun modo al sicuro il Comune da ulteriori ricorsi, tanto che la sentenza del Consiglio di Stato n. 638 del 1 febbraio 2013 ha annullato parzialmente tale bando di gara. A tutto questo possiamo aggiungere che non vi era certo bisogno nรฉ del divino Otelma, nรฉ di frate Indovino o tantomeno del mago Zurlรฌ, per immaginare che l'Ahetalia Marine Service s.r.l. non si sarebbe arresa ed avrebbe proposto nuovi ricorsi davanti al giudice amministrativo.
Non mi dilungo ulteriormente, basta fare una ricerca sui giornali on-line e scrivere la parola chiave "D'Alarcon" per notare come il nostro giudizio sulle scelte operate dall'amministrazione abbia anticipato quello del giudice amministravo. Questo non perchรฉ l'opposizione fosse cattiva, perchรฉ i giudici fossero di sinistra o perchรฉ qualcuno volesse "affossare" la societร D'Alarcon s.r.l. e tutti i suoi dipendenti, ma perchรฉ quando si fanno scelte di quel tipo bisogna considerare i rischi che si corrono, come ad esempio "cadere nel torto" nonostante le intenzione originarie siano quelle migliori: si vince e si perde come in un gioco, con la differenza che i soldi sono quelli dei cittadini.
Insomma, cosa successe il 2 maggio 2011? Il verbale di quella delibera, annullata successivamente dal TAR, riporta le seguenti parole:
Solforetti: Il comportamento di questa amministrazione ci trascinerร in beghe legali molto lunghe (nel frattempo Luca Simoni, questo punto lo ricordo sebbene non sia riportato a verbale, mi chiese se potessi ripetere).
Papi: Questi sono punti di vista.
La delibera di Giunta n. 35 del 5 marzo appena passato, individua "come unica alternativa percorribile" per la gestione dei servizi portuali quella della "procedura competitiva ad evidenza pubblica". Sono passati due anni e forse se invece di perder tempo a fare le pulci al significato di una o l'altra parola con cui mi esprimevo durante le sedute del Consiglio comunale, la maggioranza di allora (che รจ poi la stessa di adesso) avesse prestato attenzione anche a chi, con una visione diversa, voleva il bene del paese, avremmo perso meno tempo e meno soldi oltre ad avere un piano del porto e una maggiore sicurezza sullo sviluppo dell'approdo turistico. Ma anche questi, sono punti di vista.