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X Broscino da X Broscino pubblicato il 12 Marzo 2013 alle 14:34
Caro Broscino, ammetto la mia limitatezza a rispondere a quesiti cosiโ€™ profondi su quello che eโ€™ lโ€™essere del capitalismo. Mi interesso di economia e dai risultati che giornalmente vedo me ne sono fatto indirettamente una teoria socio-economica; eโ€™ si un approccio pragmatico, che non puoโ€™ avere la presunzione di essere esaustivo sullโ€™analisi del fenomeno capitalismo. Quindi ti faroโ€™ delle considerazioni generali, forse scollegate tra loro, ma suscettibili di sensibilizzare altri post su un argomento cosiโ€™ articolato. So percheโ€™ il capitalismo eโ€™ nato e quali sono i suoi obiettivi da sempre, cioeโ€™ permettere lโ€™arricchimento di un limitato ceto sociale a scapito della totalitaโ€™ della popolazione; voglio dire che lo scopo del capitalismo non eโ€™ certo di voler essere salvifico nei confronti dellโ€™umanitaโ€™ intera, ma cโ€™eโ€™ anche da dire che nei periodi di benessere generalizzato questo ceto sociale si eโ€™ ampliato anche a favore di altre classi sociali. Eโ€™ mia convinzione, altresiโ€™, che un governo dovrebbe essere portato, per sua natura, ad equilibrare questi interessi contrapposti; la Germania da questo punto di vista eโ€™ allโ€™avanguardia, purtroppo non cosiโ€™ da noi e se ne vedono le conseguenze. Ora, quando subentra una crisi economica, il ceto sociale predominante cerca di ottimizzare i suoi profitti, da una parte mediante innovazioni che abbassino i costi di produzione e dallโ€™altra limitando la forza lavoro; questa seconda azione puoโ€™ essere indirizzata sia a livello locale sia cercando in giro per il mondo costi piuโ€™ bassi. Finora ce lโ€™ha sempre fatta e nulla fa pensare che ce la possa fare anche per il futuro. Ne consegue che di fronte ad una crisi economica si viene ad ampliare la consistenza delle fasce sociali piuโ€™ deboli, fino ad intaccare quella che Pasqualino chiama il โ€œceto medioโ€; inoltre si vengono a determinare meno opportunitaโ€™ per i giovani, aumentandone anche la precarietaโ€™ retributiva. Tu parli di crisi attuale o sistemica del capitalismo. Non lo so, mi verrebbe voglia di dire che la sua forza aumenta proprio nei periodi di crisi economica; non a caso le grandi manifestazioni operaie dei decenni passati, con relativi successi nelle trattative, sono proprio avvenute nei periodi di boom economico. Anche la finanza โ€œfine a seโ€™ stessaโ€ non conosce crisi; la crisi degli anni 2009-10 eโ€™ stata scaricata, mediante governi ed organismi internazionali compiacenti, sulla popolazione, andando ad aumentare ancora di piuโ€™ le difficoltaโ€™ economiche di questโ€™ultima. Un esempio: Wall Street ha registrato proprio in questi giorni il suo massimo di tutti i tempi. Mi piacerebbe confrontarmi con te e con i camminatori su questi argomenti, che poi non sono cosiโ€™ astrusi o riservati agli addetti ai lavori. Dante
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