Caro Broscino,
ammetto la mia limitatezza a rispondere a quesiti cosiโ profondi su quello che eโ lโessere del capitalismo.
Mi interesso di economia e dai risultati che giornalmente vedo me ne sono fatto indirettamente una teoria socio-economica; eโ si un approccio pragmatico, che non puoโ avere la presunzione di essere esaustivo sullโanalisi del fenomeno capitalismo.
Quindi ti faroโ delle considerazioni generali, forse scollegate tra loro, ma suscettibili di sensibilizzare altri post su un argomento cosiโ articolato.
So percheโ il capitalismo eโ nato e quali sono i suoi obiettivi da sempre, cioeโ permettere lโarricchimento di un limitato ceto sociale a scapito della totalitaโ della popolazione; voglio dire che lo scopo del capitalismo non eโ certo di voler essere salvifico nei confronti dellโumanitaโ intera, ma cโeโ anche da dire che nei periodi di benessere generalizzato questo ceto sociale si eโ ampliato anche a favore di altre classi sociali. Eโ mia convinzione, altresiโ, che un governo dovrebbe essere portato, per sua natura, ad equilibrare questi interessi contrapposti; la Germania da questo punto di vista eโ allโavanguardia, purtroppo non cosiโ da noi e se ne vedono le conseguenze.
Ora, quando subentra una crisi economica, il ceto sociale predominante cerca di ottimizzare i suoi profitti, da una parte mediante innovazioni che abbassino i costi di produzione e dallโaltra limitando la forza lavoro; questa seconda azione puoโ essere indirizzata sia a livello locale sia cercando in giro per il mondo costi piuโ bassi. Finora ce lโha sempre fatta e nulla fa pensare che ce la possa fare anche per il futuro.
Ne consegue che di fronte ad una crisi economica si viene ad ampliare la consistenza delle fasce sociali piuโ deboli, fino ad intaccare quella che Pasqualino chiama il โceto medioโ; inoltre si vengono a determinare meno opportunitaโ per i giovani, aumentandone anche la precarietaโ retributiva.
Tu parli di crisi attuale o sistemica del capitalismo. Non lo so, mi verrebbe voglia di dire che la sua forza aumenta proprio nei periodi di crisi economica; non a caso le grandi manifestazioni operaie dei decenni passati, con relativi successi nelle trattative, sono proprio avvenute nei periodi di boom economico.
Anche la finanza โfine a seโ stessaโ non conosce crisi; la crisi degli anni 2009-10 eโ stata scaricata, mediante governi ed organismi internazionali compiacenti, sulla popolazione, andando ad aumentare ancora di piuโ le difficoltaโ economiche di questโultima. Un esempio: Wall Street ha registrato proprio in questi giorni il suo massimo di tutti i tempi.
Mi piacerebbe confrontarmi con te e con i camminatori su questi argomenti, che poi non sono cosiโ astrusi o riservati agli addetti ai lavori.
Dante