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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 7 Marzo 2013 alle 6:13
ACQUA POTABILE โ€“ UNA PROPOSTA REALISTICA ----------- Ho assistito con piacere che, abbandonato per qualche momento l'annoso problema della politica, sono rifiorite su โ€œCAMMINANDOโ€ le discussioni sul problema idrico elbano. A tale riguardo vorrei tralasciare per un pรฒ gli argomenti teorici (piogge, perdite, guasti, Val di Cornia, arsenico, boro, ecc. ecc.) e discutere per un attimo del problema vero che assilla gli Elbani e che, nella realtร , si riduce ai minimi termini poichรฉ comprende soltanto i disagi di un periodo molto limitato (15-20 giorni dโ€™agosto) di crisi nera che assillano troppe estati. Risolta quella quindicina assai pesante, tutto torna a posto e le strutture esistenti sono in grado di fornire al domicilio di ogni elbano tutta l'acqua che gli serve. Ora immaginiamo di aver costruito un'opera normale che si esegue tranquillamente ovunque. Ad esempio a Madonna di Campiglio nel Trentino si รจ appena costruita sotto le montagne piรบ belle del mondo (le Dolomiti ) una galleria molto piรบ grande di quella di cui intendo parlare. Qui allโ€™Isola basta un solo km di galleria del diametro di 10-12metri e non รจ possibile che la cecitร  piรน assoluta vieti un lavoro condotto secondo le ottime regole che la tecnica attuale consente. Fatto questo e le opere idriche accessorie che sono indicate nello schizzo allegato tutti i problemi idrici dell'Elba sarebbero risolti. Infatti, nei mesi che vanno da ottobre fino a maggio lโ€™acquedotto abbonda di portata e di pressione tanto da provocare continue e vistose perdite stradali. Sarebbe invece lโ€™occasione buona per abbassare la pressione di rete acquedottistica riportandola a valori normali tramite il pompaggio di tutta la portata in esubero e la sua immissione a 150 metri di altezza dentro la galleria fino a riuscire, mese dopo mese e piano piano, a riempirla completamente per un volume di circa 100 000 (centomila metri cubi). Fatto questo si chiude tutto e si aspetta il fatidico periodo estivo e quando arrivano le inevitabili crisi dovute alla siccitร  e alla presenza dei molti turisti. Allora basta aprire le saracinesche perchรฉ lโ€™acqua prima accumulata ripeta allโ€™incontrario il percorso giร  fatto e si immetta in rete risolvendo molti problemi. Dunque niente pozzi nuovi, desalinizzatori dellโ€™acqua di mare, laghetti di acqua sporca ecc. ecc. soltanto, in questa prima fase , sfruttamento delle risorse esistenti . Oltre tutto si avrebbe modo di constatare de visu cosa significa avere un grande (relativamente) serbatoio ed il comportamento di tutto il sistema onde poter decidere per il futuro.
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