Riguardo al debito pubblico fino agli anni 90, quello che dici lo sottoscrivo, ma solo in parte, perchรฉ considera solo la quantitร della spesa; mentre se andiamo ad analizzarne la qualitร , ci accorgiamo che -soprattutto da parte dei comuni, delle province e delle regioni- fu privilegiata la spesa corrente improduttiva, a danno degli investimenti in opere pubbliche, territorio, ricerca, ecc.
Non capisco, perรฒ, per quale motivo, secondo te, chi รจ in condizione di mantenere un certo standard di consumi (privati, beninteso) fa bene a limitarli. Non sono un economista ed รจ forse per questo che non riesco a trovarne la ragione. Non comprendo quale sporco si accumuli sotto i tappeti, se persone che -per loro fortuna o merito hanno mantenuto la loro occupazione- potendolo fare, vanno a magiare al ristorante una volta in piรน o decidono finalmente di cambiare lโauto ormai divenuta vecchia e insicura.
Pasqualino