Ven. Mag 9th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarร  online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
x Pasqualino da x Pasqualino pubblicato il 5 Marzo 2013 alle 16:03
Caro Pasqualino Fino ai primi anni 90 il debito pubblico cresceva anche come stimolo allโ€™economia che stava conoscendo un periodo di boom economico; questo significava che si il debito cresceva ma i benefici ottenuti erano superiori. Comunque stiamo parlando di livelli di debito โ€œtolleratiโ€ e in mano in gran parte ai privati italiani. Poi il debito eโ€™ progressivamente esploso senza creare benefici per lโ€™economia (aumento indiscriminato dei costi degli enti pubblici) e nel contempo i creditori sono diventati investitori stranieri, che a loro andava bene percheโ€™ lucravano sui tassi elevati dei nostri Buoni del Tesoro. Arriviamo allโ€™euro e scattano regole piuโ€™ rigide allo scopo di creare unโ€™area economica europea piuโ€™ equilibrata, che andava dalla โ€œgiudiziosaโ€ Germania allโ€™Italia โ€œsperperonaโ€; ora non era piuโ€™ possibile nemmeno giocare sul cambio della moneta. A mio parere lโ€™aspetto piuโ€™ importante a partire dal 2002 eโ€™ stato per noi imprenditori un costo del denaro (circa il 2%) inimmaginabile al precedente periodo della lira, dove lโ€™inflazione viaggiava a 2 cifre, e questo ha permesso di effettuare notevoli investimenti, soprattutto nelle infrastrutture aziendali (leasing). Se poi lโ€™introduzione dellโ€™euro ha creato un ingiustificato immediato aumento dei prezzi, la colpa eโ€™ esclusivamente del governo dโ€™allora che non ha messo in azione controlli sulla speculazione del cambio euro/lira, cosa che invece fecero efficacemente Francia e Germania. Quando qualcuno dice di spendere comunque i casi sono due: o si vuol continuare a nascondere lo sporco sotto il tappeto ma non ce lo permettono piu', oppure si ascolta le sirene di imprenditori โ€œdomesticiโ€ che non hanno da confrontarsi con i mercati esteri, come ad esempio le aziende televisive o pubblicitarie. Dante
... Toggle this metabox.