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All'Elba tutto bene? da All'Elba tutto bene? pubblicato il 5 Marzo 2013 alle 13:30
«Quest’onda perpetua di tassazioni - commenta Alberto Mariani, proprietario dell’Hotel Esperia - ci ha resi affittuari dello Stato. Se c’è ancora qualche attività, come la mia, che riesce ancora a lavorare, non può sperare di impiegare i guadagni per ricavarne redditi, assumere personale o fare delle modifiche. Tutto finisce in tasse. È una situazione drammatica». Nel Medioevo, ricorda Mariani, «c’era il signorotto che mandava i cavalieri a rapinare chi non pagava le tasse. In democrazia non dovrebbe più essere così, ma visto che ci troviamo in una nuova dittatura, dove se ti trovi in difficoltà coi pagamenti, arriva l’istituto che ti mette l’albergo all’asta, la sensazione è una sola: tutto ciò che possediamo non è nostro. Appartiene allo Stato, o alla Regione o al Comune o a chiunque interviene col chiederci nuovi pagamenti». Difficile vedere all’orizzonte anche l’ombra di qualsiasi miglioramento, anche perché quei provvedimenti che avrebbero potuto aiutare in qualche modo il turismo, finiscono col diventare a loro volta tasselli del complesso quadro della crisi. «Un esempio – sottolinea Alessandro Baldi per Confcommercio – è la tassa di soggiorno: i suoi proventi avrebbero potuto portare un incentivo all’economia turistica, e invece i Comuni sono costretti a utilizzarli per tappare i buchi che si ritrovano. E per i servizi non c’è vantaggio». Baldi non nasconde preoccupazione per l’aggravio destinato a scaturire dalla nuova imposta. «I prezzi delle strutture ricettive sono fermi – dice – Non c’è possibilità di fare degli adeguamenti rispetto all’Istat, mentre invece tutti gli altri costi (dal carburante in poi) aumentano. E in più tassazioni continue. I governanti sembrano vivere in un altro paese». O meglio, in condizioni ben diverse da quelle della quotidianità comune. «Probabilmente – prosegue Baldi – il loro tenore di vita è così distante rispetto a quello della media delle persone da non permettere loro di rendersi conto di quello che accade. Le cose non si risolveranno fino a che avranno una percezione concreta della realtà » «A Piombino – conclude Alberto Mariani – le piccole aziende chiuderanno una dopo l’altra se continuerà questo stato di cose. Triste, già da adesso, vedere le pagine del giornale costellate di aste. La condizione dell’operaio che perde il lavoro è drammatica, ma non lo è meno quella dell’imprenditore costretto a mettere all’asta l’attività. C’è la gogna e la vergogna. Mentre all’orizzonte non c’è niente di positivo». [URL]http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/03/04/news/imu-con-la-nuova-stangata-gli-hotel-non-possono-farcela-1.6641467[/URL]
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