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Non è certo mia intenzione consigliare a qualcuno come comportarsi, anche perché forse ho una visione vetero dell'uomo politico. Comunque verrei esprimere alcune considerazioni in merito al M5S. Credo che il Movimento dovrebbe monetizzare il più presto possibile il suo successo e non pensare a strategie di medio periodo, in quanto sono i suoi stessi elettori che vogliono risultati immediati e non una guerra di trincea. Un Movimento che ha visto passare i suoi elettori in pochi mesi, se non settimane, dal 16% al 26% non può non avere che una consistenza "volatile" e con la stessa velocità si può tornare indietro se, come ho già detto, non si percepiscono risultati immediati, soprattutto se si dovrebbe andare a nuove elezioni. Questa monetizzazione non può passare che con un accordo, anche su pochi punti programmatici, con l'unico partito che ha la maggioranza assoluta alla Camera. Un'ultima cosa sul personaggio Grillo; non mi è sembrata una grande performance politica la zingara sulla spiaggia di Marina di Bibbona. La mia sensazione è che il vero deus ex machina del Movimento sia qualcun altro. In conclusioni sono d'accordo con Caruggine, meno con Broscino, che pur avendo fatto una perfetta analisi storica, non credo che calzi bene per la crisi 2009-2010 perché la crisi è tutta italiana o almeno mediterranea, mentre i paesi anglo-sassoni ed europei del centro-nord l'hanno già metallizzata. Saluti Dante