Mentre il Monte dei Paschi cerca di guardare al futuro dopo aver incassato i Monti bond e mosso unโazione di responsabilitร contro gli ex vertici travolti dalle inchieste giudiziarie, i senesi fanno i conti con il rischio crac del Comune. E del Pd.
ร infatti attesa per il 4 marzo la decisione della Corte dei conti sulla relazione del commissario Enrico Laudanna che dallโestate scorsa ha preso le redini dellโamministrazione comunale dopo la mancata approvazione del bilancio consuntivo. Bilancio che oggi si presenterebbe in rosso per circa 16 milioni e zavorrato da una montagna di debiti (circa 300 milioni) nonostante i 230 milioni versati dal 2001 al 2011 nelle casse comunali dalla Fondazione Mps. Una situazione disastrosa che potrebbe convincere la Corte a chiedere il dissesto formale del Comune di Siena, che verrebbe cosรฌ ricommissariato per altri due anni facendo saltare le elezioni fissate a maggio.Dopo la rinuncia di Ceccuzzi, nel dibattito รจ entrato a gamba tesa il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, che avrebbe proposto a Bersani la candidatura a sindaco dellโassessore regionale ai trasporti ed ex primo cittadino di Chiusi, Luca Ceccobao. Una soluzione che troverebbe ampia sponda anche nelle stanze della segreteria regionale del partito. Ma che, se accolta, per il Pd senese rischia di suonare di fatto come un commissariamento a tutti gli effetti. Qualche giorno fa, infatti, il segretario dellโUnione Comunale Giulio Carli e quello provinciale Niccolรฒ Guicciardini avevano parlato di nuove primarie precisando che โlo stabilisce lo statuto del Pdโ.
Nel frattempo il partito si trova anche con unโaltra grana da gestire: il primo marzo in Procura sarebbe stato presentato un esposto relativo ad alcune spese dellโamministrazione provinciale e in particolare quelle riferite agli incarichi affidati allโagenzia di comunicazione di riferimento del Pd.
[URL]http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/02/siena-dopo-scandalo-mps-ora-comune-rischia-crac/518387/[/URL]