E…voilà!...con fantastico tempismo, a cinque giorni cinque su Tenews, a quattro giorni quattro su Camminando…(annoteremo a tre giorni tre..chissà dove..) dalle elezioni nazionali…quelle che decideranno quale Governo e quale Parlamento verranno a definire nel prossimo futuro le politiche (e gli interventi) nel mondo del lavoro, nel mondo del sociale, nel mondo delle autonomie…permettendoci così di valutare quali saranno o è necessario od opportuno siano le nostre iniziative, i nostri comportamenti, a livello locale, per adeguarli alle nuove (od antiche) prospettive progettuali nazionali….(verificando quindi se sia il momento di improvvide avventure ovvero quello di più cauti ed intelligenti accorgimenti tenendo ben presente la critica realtà economico-sociale nazionale) il comitato promotore per il Comune Unico ritiene imperante ricordare che…mancano (appena) due mesi al referendum…per cui sfogliando l’indice del libro “Il comune unico” notando il sottotitolo che gli è stato attribuito “Una proposta assurda” ed accorgendosi soprattutto che il capitolo “contenuti” è del tutto privo di pagine scritte, tenta qualche annotazione sul foglio bianco ed oggi straordinariamente anche se stentatamente si legge che, come per i romanzi dell’avanguardia di un tempo….insomma…saranno… i lettori a trovare le parole del libro….infatti, si andrà (dicono) al referendum senza che nel libro in realtà sia scritta… la storia…perché –così scrive il Comitato- la trama “in gran parte dipenderà dagli amministratori che usciranno vincitori dalle elezioni…e lo Statuto –si scrive- sarà lo strumento con cui i rappresentanti eletti, in un processo che vedrà obbligatoriamente coinvolte le opposizioni (ohh…santa e benedetta democrazia! –si tiri un sospiro di sollievo- ci sarà pur parvenza di democrazia!) sceglieranno loro (leggete…leggete…loro, gli eletti, sì gli ELETTI…decideranno) la struttura…. del nuovo comune (sì, avete letto bene…la struttura –democratica- del comune di cui, come eletti in realtà già fanno/faranno parte) ….! (Ma il Comitato ha una sua singolare e brillante idea! Dice che comunque, lo Statuto (che gli ELETTI creeranno, anche se è fondamentale… importante…) potrebbe contenere, in verità, regole troppo, troppo precise…..e… poi…..sarebbe difficile poi …difficile poi….… come dire….non si dice!…..ma categoricamente si scrive che) “quanto meno dettagliate e specifiche saranno le previsioni dello statuto, tanto più sarà possibile adeguare (sic!) forme e funzioni del nuovo comune alle esigenze concrete (sic!) tramite il più flessibile…(sic!) … strumento…. del regolamento!” Ed è proprio questa…. l’unica storia veramente scritta…!....è stato indetto un referendum…(al buio!)… per cancellare la realtà e l’esistenza degli attuali comuni …proponendo…. una ipotesi del tutto astratta di comune…. Una ipotesi in cui non è prevista né prevedibile…neanche la sua struttura….! …il referendum è per dire No o Si ad una proposta di legge….che ha in sé l’astrazione e (di concreto soltanto) la diffidenza per quella rappresentatività democratica che proponendo un tale stravolgimento amministrativo e sociale dovrebbe essere sentita come…assolutamente naturale….ed indubbia! ….…invece si parla di…flessibilità addirittura per i principi fondamentali (lo Statuto) e di….e di…….e di……ma di questo….mi si permetta … ed altro si dirà…..dopo le elezioni Nazionali… adesso forse sarà davvero il caso di dare ascolto soprattutto alle altre voci (prima fra tutte quella del nostro animo) e di soffermarci su altri temi pur …comuni … per poterci permettere, una volta tanto, una volta tanto…in… continuità…con tutti gli altri italiani… di ragionare…e … ragionare…. E tentare almeno tentare di ragionevolmente scegliere.