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Geppo Nardi da Geppo Nardi pubblicato il 20 Febbraio 2013 alle 7:56
da Salvatore Brizzi In Grecia stanno assaltando i supermercati. La nazione è crollata sotto il peso dei debiti contratti con la Bce – lo ribadiamo: un gruppo di banchieri privati – ma in Italia nessuno ne parla perché siamo in campagna elettorale e non è bello far sapere certe cose che accadono all’estero, soprattutto nei confronti di Monti e di chi sostiene il suo operato. In parte si tratta semplicemente di gente arrabbiata e affamata, in parte anche della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rifiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose. In Grecia si parla anche di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller, che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro, peraltro sorretta dal credito agevolato bancario. La svendita del patrimonio nazionale s’inquadra nel progetto di distruzione delle identità nazionali a cui anche l’Italia sta andando incontro. Ne ho parlato in La Rinascita Italica. Gli ex imprenditori hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali. Spostiamoci in Spagna. A fine agosto 2012 una cinquantina di persone aveva preso d’assalto un supermercato Carrefour a Merida, rubando generi di prima necessità in segno di protesta per i tagli alla spesa sociale. Si tratta, secondo fonti della delegazione di governo, di attivisti, di associazioni di disoccupati e di cittadini, guidati dal deputato Victor Casco del partito Izquierda Unida (=sinistra unita) della regione dell’Estremadura. I manifestanti sono entrati in massa nel supermercato e, dopo aver riempito alcuni carrelli di olio, riso, pasta, latte e legumi, hanno tentato di abbandonare il supermercato, al grido di “El pueblo unido jamás será vencido” (=il popolo unito non sarà mai vinto). L’esponente di Izquierda Unida ha spiegato in dichiarazioni televisive che i prodotti erano destinati alle “90.000 persone che in Estremadura non hanno lavoro né alcun sussidio e che non sanno cosa mangiare”. La maggior parte dei carrelli è stata intercettata dagli agenti della sicurezza del centro commerciale, mentre la polizia ha proceduto all’identificazione di coloro che avevano preso parte all’assalto. In questa Spagna oramai prossima ai 5 milioni di disoccupati, un’analoga azione di “esproprio proletario” era stata realizzata agli inizi di agosto dal Sindacato andaluso dei Lavoratori (Sat) in supermercati di Ecija (Siviglia) e Arcos de la Frontera (Cadice). Dove avverrà il prossimo assalto ai supermercati? Portogallo? Italia? E soprattutto, ce lo diranno, oppure, per evitare il rischio di emulazione, non divulgheranno più queste notizie? Ce la possiamo ancora fare! Nella millenaria guerra fra coloro che vogliono tenere gli esseri umani addormentati – utilizzandoli come batterie che forniscono energia senza pensare – e coloro che invece lavorano per il risveglio (i Senza Sonno), non tutto è ancora deciso. Ricordiamoci che l’Europa è il “vecchio continente” – anche dal punto di vista della coscienza è il continente più maturo, che dovrebbe fare da guida per il resto del pianeta – per cui è normale che la battaglia finale si combatta qui: se si vuole provocare un effetto nel mondo, è in Europa che deve essere messa in atto la causa. E più precisamente dove? Proprio in Grecia e in Italia. In questi due Paesi sono nate la filosofia, la cultura e la civiltà occidentali. Il mondo occidentale deve a queste due antiche stirpi la sua struttura civile. Per questo motivo sono due Paesi da tenere in grande riguardo. I Cavalieri Oscuri infatti lo stanno facendo. Come dico nel mio libro La Rinascita Italica: In Grecia dall’11 novembre 2011 Lucas Papademos – governatore della Banca di Grecia e per otto anni vicepresidente della BCE (Banca Centrale Europea) – ha preso il posto del democraticamente eletto Georges Papandreou. Cinque giorni dopo Mario Monti diviene Presidente del Consiglio italiano su nomina di Giorgio Napolitano (da 35 anni uomo di punta in Italia del CFR), prendendo il posto del democraticamente eletto Silvio Berlusconi. Pare che i Cavalieri Oscuri possano disporre a piacimento dei governi (evviva la democrazia), e pare, soprattutto, che sappiano bene su quali governi intervenire perché l’effetto sia maggiore dal punto di vista energetico. Per il destino dell’Europa l’Italia e la Grecia, su un piano più sottile, sono decisamente più importanti della Germania o della Francia. Un Nuovo Ordine Mondiale sembra oramai inevitabile… ma non è così, altrimenti non sarei qui a scrivere. I Cavalieri della Luce non stanno certo a guardare: creano nuovi movimenti, nuove organizzazioni… e nuovi partiti, che lavorano per risvegliare le coscienze e infiammare i Cuori. Chi lascia imprigionare la sua psiche è già sconfitto dentro, mentre un individuo con il Cuore in fiamme non può essere tratto in schiavitù. Salvatore Brizzi DESIDERANTES MELIOREM PATRIAM
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