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E così anche da questa parte si sente parlare di licenziamenti e di ditte edili che chiudono. Eppure a pochi km di distanza si costruiscono villette e palazzine ma, purtroppo per i nostri, chiamano ditte di fuori con operai stranieri. Anche al magazzino edile le cose non vanno bene perchè questi fanno venire il materiale dal continente. Intanto se uno vuole fare delle migliorie al proprio giardino deve aspettare un anno per ottenere i permessi necessari,e gli artigiano stanno ad aspettare... Per non parlare delle strutture ricettive vessate da imposte alte e tasse locali raddoppiate. Un amico che ha un albergo di 20 camere + ristorante si trova a pagare 21.000 euro di Imu, 10.000 euro di Tarsu, ecc.... Di fronte a questo stato di cose c'è chi pensa che per rilanciare l'economia sia sufficiente ribassare i biglietti per i non residenti o fare nuove costruzioni.... magari fosse così semplice. Non voglio insistere su concetti già precedentemente espressi, ma se vogliono davvero aiutare l'economia e le aziende comincino a togliere questa burocrazia e diminuire, dove si può, le tasse.......... alle stupidate ci pensino dopo 🙂 . L'alternativa è quella di vedere un'isola dove nessuno ha più interesse ad investire,un'isola dove i giovani sono condannati alla disoccupazione. Bacco