TASSA DI SBARCO :
Un euro a ospite,già da questa estate,ma con un probabile anticipo a primavera se gli otto comuni dell’Isola d’Elba troveranno un accordo su come ripartire la nuova tassa. Quale? L’imposta di sbarco, introdotta lo scorso anno da un emendamento al decreto «Semplificazioni» approvato dalla commissione Finanze della Camera, per finanziare progetti turistici, servizi pubblici e beni culturali e ambientali nei comuni delle isole minori. Non è proprio un balzello in più perché sostituisce la tassa di soggiorno ma, dicono i detrattori, colpisce chiunque arrivi sull’isola (anche il così detto turismo pendolare) e risparmia i possessori delle oltre 22 mila seconde case.
IL REGOLAMENTO - Secondo le previsioni dovrebbe fruttare più di un milione di euro l’anno. Non è stato un caso, dunque, che all’Elba l’isola più importante dell’Arcipelago Toscano, la discussione sulla nuova imposta sia stata lunga e non priva di polemiche. Non ci sarà un gabelliere a riscuotere il balzello davanti al porto, ovviamente, ci penseranno le compagnie di navigazione al momento del rilascio dei biglietti. E non dovrebbe esserci alcuna tassa per chi sbarca sull’isola dai porticcioli turistici, anche per i ricchi possessori di yacht, italiani e stranieri, che attrccheranno in qualche luogo esclusivo. Non è una scelta politica, questa, ma una necessità dovuta a una sentenza del Tar che proprio in Toscana aveva dato ragione a un privato. Ma non è detta l’ultima parola, perché i comuni elbani in fasi di stesura del regolamento cercheranno togliere questa esenzione considerata ingiusta.
LE ESENZIONI - La tassa di sbarco sarà pagata da tutti i turisti ma non mancheranno le esenzioni. Non la pagheranno, per esempio, i possessori di una seconda casa (senza residenza) e i lavoratori pendolari. Gli otto comuni elbani la prossima settimana si riuniranno per stilare il regolamento attuativo. Molte le cose da chiarire, come per esempio se la tassa di sbarco dovrà essere applicata anche ai turisti che arrivano sull’isola in aereo. E poi si dovrà affrontare il problema dei parenti dei residenti che vivono «sul continente» e arrivano spesso all’Elba per far visita ai congiunti. Insomma, il regolamento si annuncia complicato. Anche perché gli elbani, quasi 30 mila persone, sono governate da 8 sindaci (alla guida di altrettante giunte), quarantaquattro assessori (uno ogni 723 abitanti), 124 consiglieri (uno per ogni 257 residenti), cinque segretari comunali.
IL CENSIMENTO - Mettere d’accordo tutti non sarà facile. Preoccupata Legambiente. «Se i soldi della tassa saranno investiti anche per l’ambiente noi siamo favorevoli – dice Umberto Mazzantini, portavoce Legambiente Arcipelago Toscano – se però devono essere usati per tappare buchi di bilancio allora è il solito balzello inutile». Poi Mazzantini critica l’esenzione dell’imposta sui proprietari delle seconde case: «E’ una grande ingiustizia che depotenzia l’efficacia della tassa. Sull’Isola, secondo il censimento 2001, sono 22 mila. Dunque su questo punto bisogna cambiare».