Le elezioni politiche 2013 sono ormai dietro lโangolo, e la battaglia elettorale tra i partiti si gioca anche e soprattutto sulla questione della pressione fiscale. Detto che lโItalia รจ il Paese europeo che piรน tartassa i suoi contribuenti, รจ anche vero che in campagna elettorale lโargomento diventa oggetto di propaganda piรน che di programmi concreti. La situazione incerta รจ evidente quando si osservano le dichiarazioni dei candidati dei partiti piรน importanti: Bersani, Monti e Berlusconi sembrano impegnati in un valzer di dichiarazioni e smentite, ma a conti fatti quali sono le rispettive posizioni in merito alla pressione fiscale?
Quando si parla di pressione fiscale ci si riferisce a un complesso sistema di tasse e imposte che, di fatto, gravano sul reddito delle persone fisiche e delle imprese (56% secondo le ultime rilevazioni ma di fatto superano anche il 65%). Quando un politico afferma โabbatterรฒ la pressione fiscaleโ, bisogna anche cercare di capire a cosa si riferisce: quali sono le tasse che si propone di tagliare? Come pensa di recuperare i mancati incassi per lo Stato? Forse dagli stipendi e dalle spese dei parlamentari? Dagli stipendi degli statali oltre i 5.000 euro? A ridurre drasticamente il numero dei parlamentari da 1000 a 300? (negli USA sono 500 in tutto!), In Irlanda hanno ridotto gli stipendi degli statali superiori a 3000 euro del 10% , ogni 1000 euro in piรน, altri 2 punti, ma lโIrlanda senza industrie, (imposte 12,50%) รจ in ripresa, mentre lโItalia va sempre piรน giรน!
[URL]http://www.youtube.com/watch?v=zw8jS76Wwkc[/URL]
Le promesse sono tutti bravi a farle, ma lโimpressione รจ che nessuno abbia voglia di spiegare sul serio quali sono le intenzioni post-elettorali. Ecco perchรฉ, in campagna elettorale, i candidati si concentrano su quei temi che attirano lโattenzione del potenziale elettorale:
IMU e patrimoniale soprattutto ๐