La carenza di tale "parto normativo" si commenta da sola.. Una proposta che si rivela insufficiente nella sua strutturazione progettuale su aspetti di vitale importanza quali la composizione istituzionale, il ruolo e le competenze delle strutture. Come qualcuno ha giร scritto, " non ci si puรฒ limitare a dire spariscono i Comuni, un Commissario gestirร l'economia, i trasporti, la scuola, il sociale, la programmazione turistica, la vita, degli elbani, in attesa di elezioni e poi finalmente gli eletti diranno al popolo quali saranno le rappresentanze, quali le modalitร di rappresentanze, quali le competenze, come si esprimerร la partecipazione delle componenti dei comuni estinti..." Evidentemente, la storia, le tradizioni, le esigenze delle singole comunitร non meritano di essere consirate piรน di tanto, o quantomeno rappresentano un aspetto da considerare secondario..
In realtร , l'impressione - piรน che fondata - รจ che si sia voluto dare solo la disciplina di cornice, delle mere direttive cui sarร โispirataโ la legge sottoposta a referendum, che ovviamente sarร redatta ad un tavolo di tecnici della Regione - o di suoi adepti e fedelissimi - in barba agli interessi ed alle esigenze della nostra territorialitร , e magari stanno giร pensando a qualche figura da manovrare che farร il Sindaco Unico... e che sarร il canale di collegamento tra politici locali asserviti e traditori del popolo elbano e interessi forti e lobbies presenti in Regione.. Sospetti, illazioni se volete.. Ma รจ un fatto che la proposta di legge sottoposta alla firma degli elbani - per ammissione esplicita degli stessi promotori - รจ priva di alcuna formulazione progettuale, essendone in corso l'elaborazione del progetto d'intesa con l'Universitร di Pisa e l'Irpet regionale, progetto da presentarsi ai cittadini che dovranno votare al referendum....