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Alberto Nannoni da Alberto Nannoni pubblicato il 31 Gennaio 2013 alle 10:12
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Lโ€™ISOLA VIVE DI TURISMO, MA GLI OTTO SINDACI NON SI METTONO Dโ€™ACCORDO PER LA PROMOZIONE[/COLOR] [/SIZE] [FONT=comic sans ms][COLOR=darkblue] di Alberto Nannoni [/COLOR] [/FONT] I nostri magnifici otto stanno impratichendosi sempre piรน nel mestiere di costruttori di tavoli, visto che l'imminente referendum del comune unico potrร  lasciarli tutti disoccupati e senza poltrona. Mi spiego meglio. Senza bisogno di essere fini politici, tutti noi elbani semplici sappiamo bene quanto sia essenziale la promozione turistica per un'isola come la nostra che vive esclusivamente di turismo. E' evidente la sua peculiaritร  di "attivitร  preminente" sulla quale dovrebbero convergere senza se nรจ ma tutti gli sforzi dei primi cittadini, al fine di avviarla e farla marciare a pieno regime rapidamente e senza intoppi. Si legge invece (Tenews del 29 gennaio) che anche quest'anno 2013 la "Gestione associata della Promozione turistica" non potrร  essere attivata a causa di "discordanze" dei primi cittadini sulle fonti di finanziamento: tassa di sbarco, tassa di soggiorno, entrambe o nessuna? Non essendoci identitร  di vedute si passa subito al mestiere di scorta: si decide di fare l'ennesimo tavolo (con o senza cena?) e su quello allestire una bella Conferenza dei sindaci, fare una riunione ed un comunicato-stampa e rimandare il tutto al prossimo anno. Giustamente gli elbani sono ormai sfiduciati nel vedere passare il tempo e le opportunitร  perse fra continue tavole rotonde, discussioni, conferenze e memorandum d'intesa. Il turismo non attende e prosegue la sua corsa ormai globale e solo le squadre migliori, piรน attrezzate ed agguerrite possono vincere. L'Elba ha bisogno urgente se non di di vincere di correre tra i primi, tutti lo sanno ma le diverse vedute dei nostri piccoli otto comuni restano tenacemente insuperabili. A costo di rischiare di essere noiosi, perchรจ non citare anche la questione del canile comprensoriale che da anni si trascina senza trovare una via d'uscita, per gli stessi motivi? Fra tre mesi scarsi per gli elbani si aprirร  una finestra/opportunitร  - unica ed irripetibile - per recidere d'un sol colpo gli inestricabili nodi che legano l'isola in una invincibile paralisi. Avranno un referendum a loro disposizione e saranno chiamati, uno per uno, a decidere se unificare amministrativamente l'isola in una sola entitร  e finirla una buona volta con questi eterni balletti figurati oppure se restare ostaggi di questo immobilismo decisionale confermando lo status-quo. E, si badi bene, non รจ una questione politica: si deciderร  solo sul gradimento della semplificazione di un sistema amministrativo vetusto che mostra oggi drammaticamente tutti i suoi limiti e le sue debolezze. Ci vorrร  coraggio per dare assenso a questa rivoluzione? Certo che si, ogni rivoluzione si appoggia sul coraggio: di affrontare la novitร , di superare gli inevitabili ostacoli che si presenteranno, di essere finalmente i primi in una prova sulla quale si gioca il futuro dei figli, di scardinare un assetto di poteri ormai consolidato da lungo tempo e che per ciรฒ stesso si ritiene inamovibile. Ci vorrร  il coraggio di "credere" in una grande innovazione che ha la potenzialitร  di cambiare il futuro della nostra bella isola. Non basta una fiction televisiva, oltretutto piuttosto scialba, per promuovere il turismo dell'Elba. Ci vuole ben altro.
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