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Se il signor Erminio Provera si può definire un illuso nei confronti di tutto il suo lungo elenco di buone motivazioni per essere grillino, ebbene anch’io sono un illuso. Se Grillo riuscisse a realizzare anche solo il 10% di quel maxi programma (ma a detta di quelli che oggi glielo copiano, non era solo un comico antipolitica tutto proteste e niente programma?), varrebbe la pena votarlo. Soltanto chi ha le fette di salame sugli occhi o è in malafede perché intrallazzato pro domo sua dovrebbe votare ancora per la vecchia casta (più la nuova, quella dei Monti-banc, forse ancora più nefasta). Tutti gli altri hanno una sola scelta sensata: quella di scommettere, sia pure per un’utopia. Come diceva il grande filosofo-matematico Pascal, sarà una scommessa ipotetica, un po’ surreale, troppo bella per essere vera e quindi molto improbabile come il Paradiso, ma cosa abbiamo da perdere? L’alternativa è solo il nulla dei voltagabbana incompetenti, arroganti e di malaffare che ci affliggono da 60 anni e che ci riprovano dando per scontato che un buon numero di polli gli consentirà di fare i loro porci comodi in eterno (anche grazie ai troppi astuti masochisti che credono di far loro un dispetto non andando a votare). Io da una vita mi sono rassegnato a votare il meno peggio, ma questa volta Grillo non è soltanto il meno peggio, è l’unico possibile (lo dice anche Demagog!). Poi ci deluderà (anche il Paradiso sarà di certo una delusione…), ma sicuramente sarà meglio di tutti gli altri comici che sarebbe più appropiato definire tragici. Se invece, come purtroppo probabile, tutto rimarrà come prima non potremo che ricordare Trilussa: Er popolo, se sa, da quanno è nato, s'è messo sempre appresso a le persone che l'hanno minchionato.