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X GIANLUIGI. Non sono d’accordo con te quando dici che nessuno sull’Isola capisce o si sforza di comprendere cosa stia avvenendo alla sanità nel suo complesso anzi, io credo che ogni singola persona comprenda il grave momento dettato dalla crisi dell’intero apparato statale che poi per riflesso investe le Regioni e come un domino anche le provincie e i comuni. Cosa il cittadino non accetta in un momento di recessione, è la cattiva gestione di quelle poche risorse a disposizione e in questi due anni nella sanità Toscana queste risorse sono state mal gestite e in alcuni casi sperperate con scelte sciagurate senza che nessuno vigilasse o controllasse Enti, Partiti e persone. L’Elbano per natura è chiuso e attendista ed è consapevole che poco può fare per fermare da solo questa emorragia di denaro pubblico, così ne parla con altri, anche se questo le crea sofferenza e dispiacere in quanto, per tradizioni, si è sempre fidato della persona scelta a rappresentarlo politicamente e istituzionalmente. Per natura un isolano non è smaliziato, però non lo si può additare di non vedere oltre il suo naso anzi, forse per l’acuta inteliggenza, lo fa credere. Se i comitati si sono evoluti, è perché le amministrazioni locali hanno sempre avuto difficoltà nel risolvere in maniera efficace i problemi del sociale o del territorio. L’esempio viene dai tralicci di Terna dove, se non ci fosse stata la caparbietà dei comitati, aiutati dalle istituzioni locali, oggi l’Elba avrebbe enormi torri di ferro a deturpare quell’ambiente già fortemente provato dalla disattenzione di chi deve tutelarlo e dall’incuria di chi crede che la natura viva anche di veleni. Nell’alluvione di Campo i primi visti all’opera sono stati i vari comitati. La gente vorrebbe non analizzare il suo malessere o il suo precario stato sociale, ma deve farlo perché credeva che la catena politica che va dal suo paese alla soglia del Quirinale lo tutelasse tracciando il suo futuro e quello dei propri figli. Ed è compito della politica, sperando che tu ne possa far parte, farci vivere tranquilli nella serenità che l’Elba offre , allora sì che non metteremmo più il naso fuori dal canale. Come può la gente comune bloccare quegli sprechi della Casta che tu ricordavi (5 radiologi, 5 anestesisti 24 su 24) quando nessun politico, giovane o anziano di palazzo sugli oltre 1000, ha espresso indignazione? Chi entra in quella giostra non riesce a scendere anzi non vuole fermarsi perché la musica e i balocchi fanno girare la testa dimenticando chi fuori spera in Lui. Se così non fosse, ci sarebbero 50 defezioni al giorno e non mi risulta che questo accada. Credimi Gianluigi, per esperienza ti dico che l’isolano, (mio suocero, grande uomo, era siciliano) e il montanaro sono persone che per la loro dignità meritano molto più rispetto e considerazione che non dei cittadini pallidi i quali saranno forse più acculturati ma con poca determinazione. Ciao, Cordiali Saluti Francesco Semeraro.