Dopo le primarie , il salire in Politica del professore , le candidature o disponibilità ( così si usa dire oggi), il ritorno alla ribalta politica di vecchie e inossidabili cariatidi, l’evasioni locutorie del cavaliere maskerato, gli scandali bancari ecc. ecc. in Italia ci abbuffiamo di contraddizioni e bugie che sono divenute un nutrimento quotidiano venefico quanto frastornante, allora come trovare un sistema per proteggersi, magari una provocazione, per non rimetterci oltre ai quarti posteriori, testa e nervi
La bugia impera, una bugia parente stretta delle tradizionali promesse elettorali, durante questa propaganda fatta di nomi e cognomi, una bugia che aumenta e si dilata, diventando un ritornello, un logo, un perenne e assordante rumore di fondo. Si potrebbe allora decidere: per questo nuovo impegno elettorale , di non credere più una parola. Smetterla pure con quella impresa quasi disperata che è tentare di discernere il vero dal falso, le promesse dalla realtà, le chiacchiere dai fatti, i profittatori dagli onesti, il sì dal no.
Smettere persino di leggere i giornali, o ascoltare radio e Tv partigiane, tanto serve a poco: Qualcuno potrebbe ribattere che non stare a sentire le voci dei partititi-candidati sia poco democratico, ma è un nostro diritto – rispondo - perché in qualche maniera bisogna pur difendersi. Spegnere il televisore o cambiare pagina al giornale , se il candidato di prepotenza propria o per servilismo altrui, si presenta personalmente o rilascia comunicati , trasformando l’informazione verace in un altoparlante, in un megafono a puro scopo personale. Smetterla di arrabbiarsi per il modo in cui troppi politici mostrano di considerare gli elettori dei creduloni poco intelligenti. Smettere di ascoltare le accuse, i ripetitivi proclami “ io sono meglio di lui e lui è peggio di me” “Io ti darò di più” “con noi cambiamento e progresso” Insomma, ecco la grande provocazione IGNORIAMOLI!:
Non si perderà nulla di essenziale, mentre salutarmente ci si sottoporrà a una terapia disintossicante dal protagonismo e dalla menzogna che può liberare dall'ansia perenne, che può sicuramente lasciare la mente più limpida quando verrà il momento di scegliere perché il voto in fondo è un diritto da esercitare, una opportunità e non una coercizione.
A Roma durante l’occupazione apparve una scritta che recitava:[SIZE=3][COLOR=darkblue] "Annatevene tutti …e… lassateci piagne da soli” [/COLOR] [/SIZE]
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Una provocazione: IGNORIAMOLI [/COLOR] [/SIZE]
Dopo le primarie , il salire in Politica del professore , le candidature o disponibilità ( così si usa dire oggi), il ritorno alla ribalta politica di vecchie e inossidabili cariatidi, l’evasioni locutorie del cavaliere maskerato, gli scandali bancari ecc. ecc. in Italia ci abbuffiamo di contraddizioni e bugie che sono divenute un nutrimento quotidiano venefico quanto frastornante, allora come trovare un sistema per proteggersi, magari una provocazione, per non rimetterci oltre ai quarti posteriori, testa e nervi
La bugia impera, una bugia parente stretta delle tradizionali promesse elettorali, durante questa propaganda fatta di nomi e cognomi, una bugia che aumenta e si dilata, diventando un ritornello, un logo, un perenne e assordante rumore di fondo. Si potrebbe allora decidere: per questo nuovo impegno elettorale , di non credere più una parola. Smetterla pure con quella impresa quasi disperata che è tentare di discernere il vero dal falso, le promesse dalla realtà, le chiacchiere dai fatti, i profittatori dagli onesti, il sì dal no.
Smettere persino di leggere i giornali, o ascoltare radio e Tv partigiane, tanto serve a poco: Qualcuno potrebbe ribattere che non stare a sentire le voci dei partititi-candidati sia poco democratico, ma è un nostro diritto – rispondo - perché in qualche maniera bisogna pur difendersi. Spegnere il televisore o cambiare pagina al giornale , se il candidato di prepotenza propria o per servilismo altrui, si presenta personalmente o rilascia comunicati , trasformando l’informazione verace in un altoparlante, in un megafono a puro scopo personale. Smetterla di arrabbiarsi per il modo in cui troppi politici mostrano di considerare gli elettori dei creduloni poco intelligenti. Smettere di ascoltare le accuse, i ripetitivi proclami “ io sono meglio di lui e lui è peggio di me” “Io ti darò di più” “con noi cambiamento e progresso” Insomma, ecco la grande provocazione IGNORIAMOLI!:
Non si perderà nulla di essenziale, mentre salutarmente ci si sottoporrà a una terapia disintossicante dal protagonismo e dalla menzogna che può liberare dall'ansia perenne, che può sicuramente lasciare la mente più limpida quando verrà il momento di scegliere perché il voto in fondo è un diritto da esercitare, una opportunità e non una coercizione.
A Roma durante l’occupazione apparve una scritta che recitava:[SIZE=3][COLOR=darkblue] "Annatevene tutti …e… lassateci piagne da soli” [/COLOR] [/SIZE]
Dopo le primarie , il salire in Politica del professore , le candidature o disponibilità ( così si usa dire oggi), il ritorno alla ribalta politica di vecchie e inossidabili cariatidi, l’evasioni locutorie del cavaliere maskerato, gli scandali bancari ecc. ecc. in Italia ci abbuffiamo di contraddizioni e bugie che sono divenute un nutrimento quotidiano venefico quanto frastornante, allora come trovare un sistema per proteggersi, magari una provocazione, per non rimetterci oltre ai quarti posteriori, testa e nervi
La bugia impera, una bugia parente stretta delle tradizionali promesse elettorali, durante questa propaganda fatta di nomi e cognomi, una bugia che aumenta e si dilata, diventando un ritornello, un logo, un perenne e assordante rumore di fondo. Si potrebbe allora decidere: per questo nuovo impegno elettorale , di non credere più una parola. Smetterla pure con quella impresa quasi disperata che è tentare di discernere il vero dal falso, le promesse dalla realtà, le chiacchiere dai fatti, i profittatori dagli onesti, il sì dal no.
Smettere persino di leggere i giornali, o ascoltare radio e Tv partigiane, tanto serve a poco: Qualcuno potrebbe ribattere che non stare a sentire le voci dei partititi-candidati sia poco democratico, ma è un nostro diritto – rispondo - perché in qualche maniera bisogna pur difendersi. Spegnere il televisore o cambiare pagina al giornale , se il candidato di prepotenza propria o per servilismo altrui, si presenta personalmente o rilascia comunicati , trasformando l’informazione verace in un altoparlante, in un megafono a puro scopo personale. Smetterla di arrabbiarsi per il modo in cui troppi politici mostrano di considerare gli elettori dei creduloni poco intelligenti. Smettere di ascoltare le accuse, i ripetitivi proclami “ io sono meglio di lui e lui è peggio di me” “Io ti darò di più” “con noi cambiamento e progresso” Insomma, ecco la grande provocazione IGNORIAMOLI!:
Non si perderà nulla di essenziale, mentre salutarmente ci si sottoporrà a una terapia disintossicante dal protagonismo e dalla menzogna che può liberare dall'ansia perenne, che può sicuramente lasciare la mente più limpida quando verrà il momento di scegliere perché il voto in fondo è un diritto da esercitare, una opportunità e non una coercizione.
A Roma durante l’occupazione apparve una scritta che recitava:[SIZE=3][COLOR=darkblue] "Annatevene tutti …e… lassateci piagne da soli” [/COLOR] [/SIZE]