Ciao Dante, come vedi vedi essere "tecnici" comporta e spero ti onori divenire un riferimento...
Stasera allego i dati di Rete Impresa Italia relativi alla difficile situazione in cui ci troviamo.
Considerato che per Impresa non si intendono quelli del carrello alla Coop in nero, ma aziende e strutture esistenti da decenni ed i cui numeri produttivi incidono sulla nostra produzione ed esportazione oltre che sull'impiego.
D'altrone 100.000 aziende che cessano e molte altre ridimensionate ed in difficoltร , influiscono pesantemente sul futuro Italia.
Vedo troppi attori improvvisati ed opportunisti nel teatrino della politica, per fortuna Monti dice che siamo in STABILITA' FINANZIARIA. Forse parla dei suoi introiti. Intanto le banche hanno chiuso i rubinetti, i consorzi fidi non hanno fondi e si impone per legge il pagamento a 30gg., per tutti tranne per lo Stato.
Ti domando, chi beffa??? Chi produce o chi governa?
Io credo che la vera crisi inizia dal 2013, a meno di decisioni coraggiose nel mondo del lavoro e delle assunzioni.
Vedo ora in TV Monti che ride, scusami, come un imbecille!!!
Tassazione 20% superiore alla media europea.
Costa del lavoro 20% superiore alla media europea.
Per fortuna abbiamo la riforma Fornero ed il nuovo articolo 18........, che ha definitivamente ingessato il lavoro.
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Gli allarmanti dati di Rete Imprese: il reddito degli italiani scivola ancora e nel 2013 tornerร indietro di 27 anni. Strage di imprese: chiuse 100mila
Sono dati allarmanti quelli diffusi da Rete Imprese Italia: nel 2012 in Italia ha chiuso unโimpresa al minuto, la pressione fiscale รจ salita al 56% e la burocrazia richiede 120 adempimenti fiscali e amministrativi allโanno, uno ogni 3 giorni. Non solo: nellโultimo anno il sistema del credito ha ridotto di 32 miliardi lโerogazione di finanziamenti alle aziende. Per questo le imprese proclamano per il 28 gennaio una giornata di mobilitazione nazionale. "Occorre reagire per evitare di continuare ad avvitarci in questa perniciosa spirale recessiva e tornare a crescere il piรน velocemente possibile", ha detto Carlo Sangalli, presidente di turno di Rete Imprese Italia (l'associazione che riunisce Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani).
L'appello "Il nostro sistema di imprese continua a rimanere sull'orlo del baratro", ha sottolineato. Secondo le imprese ancora non si riesce a scorgere "l'uscita dal tunnel della crisi" ed รจ quindi necessario, ha aggiunto Sangalli, "far sentire la nostra voce e invitare, persuadere, costringere la politica a fare una riflessione vera, nuova, moderna sul ruolo che le imprese possono avere per la ripartenza della nostra economia. Questo sistema รจ stato, รจ e sarร - ha poi scandito - lโunico in grado di creare sviluppo e occupazione nei prossimi anni". Tra il 2007 e il 2012, afferma ancora lo studio, i consumi in Italia sono diminuiti del 7,7%. Il calo maggiore si รจ registrato nelle regioni del Sud: -8,8%. Nel Centro la diminuzione si รจ attesta dal 7,7%, nel nord-est al 7,5% e al nord-ovest del 6,1%. - Nel 2013 i consumi reali pro capite caleranno ancora dellโ1,4% e scenderanno ai livelli di 15 anni fa. Lo afferma uno studio di Rete imprese Italia. Lo scorso anno il calo era stato del 4,4% rispetto al 2011: 15.920 euro a testa contro i 16.654 euro dei dodici mesi precedenti. Per il 2013 la spesa si dovrebbe attestare a 15.695 euro a testa.