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PIU' TOSCANA da PIU' TOSCANA pubblicato il 22 Gennaio 2013 alle 15:59
[SIZE=4][COLOR=darkred]Ascensore ko da 6 mesi, anziana muore mentre sale le scale dell’ospedale. Più Toscana “Interrogazione su scale killer” “In 6 mesi nessuna riparazione ma solo spese” [/COLOR] [/SIZE] «Il dramma dell’ospedale di Portoferraio è l’emblema di un perverso sistema di sprechi, denunciato da tempo, che alla lunga rischia di mietere vittime». Non usa mezzi termini il consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che commenta così la drammatica morte della paziente 78enne, costretta a salire le scale esterne della struttura a causa dell’ascensore fuori servizio da 6 mesi e stroncata da un arresto cardiaco. «Una tragedia – spiega – che lascia molti interrogativi aperti. Come quelli sugli effetti strutturali della piazzola per l’elisoccorso». Nodi per sciogliere i quali il consigliere annuncia un’interrogazione per conoscere quali siano stati i provvedimenti presi dall’Asl 6 negli ultimi 6 mesi in merito alla riparazione dell’elevatore e se vi siano legami fra l’installazione della postazione di elisoccorso ed eventuali problemi geologici (come la bassa portanza del terreno) all’origine del blocco strutturale. «E’ necessario approfondire la tesi portata avanti dai cittadini elbani secondo i quali quello dell’ascensore non sarebbe un guasto tecnico, ma un problema strutturale dovuto probabilmente alla modificazione delle barre di scorrimento che non sono più parallele. In poche parole l’Asl riferisca se è vero che l’ascensore, una volta messo in funzione, rischia di rimanere incastrato». L’unica certezza è che il problema ha causato uno stop di sei mesi con profonde difficoltà per diversamente abili e cardiopatici. Disagi proseguiti fino a oggi senza che ai cittadini sia giunta voce di nessun intervento o manutenzione straordinaria idonea alla ripresa del servizio. «In compenso – accusa – l’11 ottobre l’Asl di Livorno trovava il tempo per pubblicare un avviso di selezione per andare a caccia di un “Dirigente amministrativo a supporto della Direzione Aziendale”. Un contratto che in cinque anni farà spendere all’azienda ospedaliera almeno 500.000 euro. Soldi che avrebbero potuto essere investiti in perizie e interventi di ripristino dell’ascensore». Cifra che sale se affiancata ai 42.000 euro per lo “sportello immigrati” prorogato fino a marzo con la determinazione n°19 del 14/01/2013 per svolgere “attività di informazione e sostegno pratico degli immigrati”. «Spese che sono lievitate giorno dopo giorno prosciugando i fondi destinati agli elbani che con oggi vincono il triste titolo di “ultimi” toscani. Il dramma di due giorni fa è il risultato della solitudine sanitaria che circonda l’Elba, ultima perfino nel ricevere la riparazione di un ascensore».
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