SE I DISABILI ANDASSERO SU IN AUTO DOVE LA LASCIANO?
---Tornano al parcheggio sotto l’ospedale e salgono sull’ascensore.---
Chi amministra può sbagliare e quindi chiedere scusa, ma non può farlo continuamente e sulla pelle delle persone, degli anziani e dei disabili.
Il presidente Rossi chiede scusa per la poca attenzione avuta finora per il nostro sistema sanitario, l’assessore Marroni, per scusarsi, telefona a destra e manca per farsi spiegare di che ascensore si tratta e la ragione del fermo, il Comune di Portoferraio si scusa per il ritardo e le difficoltà arrecate agli anziani e ai disabili che si sono visti privati del taxi collettivo, il sindaco Peria commentando il dramma che ha coinvolto la famiglia Corsi, si impegna di far chiarezza sul fermo dell’ascensore esterno che da mesi crea difficoltà a chi si deve recare in ospedale (NON SONO MESI MA ANNI, HA FUNZIONATO SOLO QUALCHE GIORNO DALLA MESSA IN SERVIZIO) Non bisogna dimenticare che per costruirlo sono stati essenziali soldi pubblici perché ritenuto indispensabile in particolar modo ai disabili, malati, cardiopatici e anziani.
Cari Amministratori, le scuse non devono essere una regola o una consuetudine consolidata per giustificare lentezze, dimenticanze o incapacità perché nel sistema “lascia fare” molti ci sciabordano tirando l’acqua al proprio mulino. Prendiamo per esempio l’Azienda Sanitaria che nella quasi assenza della politica vigilante trae forza mettendo a segno tagli, soppressioni di mandati, di cariche specialistiche non rinnovate, di servizi soppressi o accorpati selvaggiamente e quant’altro. Sono anni che i dirigenti ASL la menano con il contenzioso dell’ascensore che potrà durare anche decenni, non hanno mai pensato ad una valida alternativa, hanno quasi sempre scartato qualsiasi ipotesi di avvicendamento venuta dall’esterno.
Dopo la disgrazia avvenuta lunedì scorso sulle scale che sostituiscono l’ascensore maledetto, chi si è sentito in parte responsabile è arrivato perfino a decantare i percorsi alternativi messi in atto con grande socialità che per la loro praticità dovrebbero essere inseriti nelle riviste di costruzioni e viabilità. Sono pochi i disabili che raggiungono l’ingresso dell’ospedale in auto e quelli che lo fanno non si avventurano certo in quei percorsi perché oltre a non essere sufficientemente segnalati (venite a controllare) se li imboccassero, si fermerebbero a metà salita per via delle ambulanze e autosoccorso che non trovano spazio nel piazzale dell’ospedale il quale, per problemi sconosciuti e mistriosi è quasi totalmente transennato. Se poi arrivassero all’ingresso con la vettura, dovrebbero tornare indietro (non vi è posto per parcheggiare) a lasciare l’auto nel parcheggio sottostante e prendere l’ascensore. SORPRESA NON FUNZIONA. Però il disabile automunito ha fatto il percorso consigliato dalle grandi menti. Non servono scuse e percorsi alternativi “LAVACOSCENZE” ma una rapida ripresa del servizio dell’ascensore o di una soluzione navetta come si è sempre detto.
Un amico scrive "siete voi una fiction, peggio di quella messa in onda e costata alla comunità 418.500 euro, la Nostra Isola, quella vera, la state uccidendo con false promesse, opportunismi e prese in giro" io sottoscrivo questo pensiero aggiungendo che non Vi permetteremo mai di fare dell’Elba una riserva indiana.
Francesco Semeraro.