Per i cittadini..
Redditometro: niente onere della prova
Redditometro, l'onere della prova spetta al Fisco
Il Redditometro รจ uno strumento di accertamento sintetico che permette al Fisco di formulare solo una โpresunzione sempliceโ, non una โpresunzione legaleโ, e quindi non puรฒ scaricare lโonere della prova sulle spalle del contribuente: รจ lโultimo pronunciamento della Cassazione con sentenza 23554/2012 depositata il 20 dicembre 2012, che fornisce nuovi chiarimenti sui controlli fiscali del nuovo Redditometro.
La Corte stabilisce che non รจ il contribuente a doversi difendere sulla base dellโaccertamento da Redditometro, ma รจ il Fisco a dover provare lโincompatibilitร del reddito dichiarato con spese effettuate e tenore di vita.
In effetti, lo stesso decreto sul Redditometro (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio 2013), prevede la necessitร di un contraddittorio amichevole con il contribuente prima dellโeventuale notifica di un accertamento fiscale da far partire sulla base del Redditometro:
I rilievi della Cassazione
Il Redditometro permette al Fisco di presumere il reddito del contribuente attraverso lโanalisi delle spese che sostiene e del suo tenore di vita. E qui sta il punto: secondo le norma che regolamenta i poteri del Fisco in materia (articolo 38 del Dpr 600/1973), lโaccertamento sintetico di ยซtende a determinare attraverso lโutilizzo di presunzioni semplici, il reddito complessivo del contribuente mediante i cosiddetti elementi indicativi di capacitร contributiva stabiliti dai decreti ministeriali con periodicitร biennaleยป.
Quindi il Redditometro, secondo lโultima sentenza della Cassazione, non si fonda su una presunzione legale (che definisce invece un fatto noto stabilito dalla legge) e pertanto sarร il Fisco a dover dimostrare che il contribuente evade. Precedenti pronunciamenti della Cassazione, cโรจ comunque da dire, alternano sentenze in linea con questโultima con quelle di parere opposto.