Caro Bob, le tue convinzioni riguardo il superamento degli ideali, vanno riviste ed in particolare per quelli attinenti la giustizia, l’ eguaglianza, la solidarietà. Lette le poche righe appena sotto, non potrai non riconoscere che le considerazioni che farai, saranno considerazioni in linea col tuo modo di sentire, di interpretare e di reagire, vale a dire, col tuo armamentario idealistico/ideologico. La considerazione evidentemente vale per tutti i comuni mortali:
- La popolazione mondiale ha superto i 7 miliardi di persone
- 870 milioni, cioè circa il 12,5 % della popolazione mondiale, soffrono la fame. Noi, popolazioni “progredite”, non siamo più in grado di “sentire” cos’è la fame, quella vera per cui si muore, ma riusciamo solo ad immaginarcela vedendo e molto spesso con irritazione, qualche rarissimo documento della Fao o di Save the Children. I nostril figli non devono vedere queste cose perchè potrebbero subire traumi psicologici, dicono tantissimi genitori e troppi soprattutto fra quelli che tutte le domenichè vanno in chiesa a dire “signore pieta”, convinti di fare il bene dei figli.
- Più di 178 milioni di bambini al mondo soffrono di malnutrizione cronica
- Ogni 3 secondi un bambino muore di fame e 10 milioni ne muoiono ogni anno
- Con 25 Centesimi di Euro al giorno per due anni, i primi due anni di vita del bambino, vale a dire con 180 Euro in totale, uno di quei bambini, ha la quasi certezza di sopravvivere e diventare adulto.
- I 100.000 Euro/giorno passati da Berlusconi a Veronica Lario, salverebbero 400 mila bambini
- I 2000 Euro/mese passati come cassa integrazione ad una zoccoletta dell’Olgettina, ne salverebbero 266
- I 140 miliardi di Euro per l’evasione fiscale, rubati dale tasche degli italiani onesti in un solo anno, potrebbero salvare dalla morte ben 780 Milioni di bambini.
- Possiamo andare Avanti con gli stipendi dei calciatori, dei politici, delle schiappettatrici in tv, delle veline, dei parlamentari etc. etc etc.
E’ evidente che stia enfatizzando, ma il drammatica realtà c’è tutta, compresa la nostra colpevole rassegnazione poiché ce la caviamo con un “il mondo è fatto cosi”.
Di fronte a questa realtà ci sono persone singole, associazioni, movimenti che dedicano anima e corpo per aiutare quei poveri cristi a cui, noi della “società del benessere”, stiamo mangiando anche il fegato malandato. Ci sono persone dirigenti di multinazionali e gnometti della finanza, che scientemente tengono alla fame ed alla miseria interi continenti per poterne disporre a proprio piacimento tanto del territorio quanto delle persone. Ci sono poi, molto numerosi, gli ignavi di tutti i tempi che considerano il problema troppo grande e lo catalogano alla chetichella, in effetti liquidandolo, come una fatalità quasi fosse frutto di una volontà superiore, divina. Infine c’è una marea di feccia che non prova alcuna emozione di fronte a tanta mostruosità se non quella del perverso compiacimento per la “giusta fine” che devono fare degli esseri che ha sempre ritenuto inferiori e che mai dovranno alzare la testa per poi magari venirsi a mescolare con la nostra razza. Adesso tu, mio caro Bob, non venirmi a dire che di fronte al tema della fame nel mondo, nella fattispecie, ma vale per qualsiasi altro tema sociale, i comportamenti diversi da parte di persone diverse, non siano riconducibili negli schemi classici, eterni, dei due fondamentali pensieri che oggi si chiamano sinistra e destra ma anche socialisti e liberali, ma anche democratici e conservatori, etc. etc. Come ti spieghi che persone diverse reagiscano anche molto diversamente di fronte a temi come la fame nel mondo, il diritto, la giustizia, la solidarietà, la stessa libertà etc e che soprattutto li sentano, nel proprio intimo, in modo diverso? Forse perchè politicizzate od indottrinate? No, quei modi diversi di sentire sono presenti già da molto prima nella persona, entrano nell’animo da bambini, dagli esempi dei genitori e delle persone più vicine che costituiscono i riferimenti durante la prima infanzia. Ambienti particolari frequentati successivamente, possono funzionare da catalizzatori, possono certamente esasperarli od attutirli, questi sentimenti, ma non cambiarli o ribaltarli, questo è certo. Io credo nella funzione altamente condizionante dell’imprinting. Funziona per tutti gli esseri viventi, uomini compresi. In fin dei conti io credo che se ci collocassimo sui primi gradini dell’analisi, potremmo con molta serenità concordare sul fatto che ogni uomo, dalla nascita e per tutta la vita, ha a corredo due contenitori caricati elettricamente con lo stesso segno, che quindi si respingono. In un contenitore sono stati inseriti gli ideali, i principi del diritto, nell’altro quelli del merito. Un po’ come l’angelo ed il diavolo, il bene ed il male, il bello ed il brutto, il buono ed il cattivo, il chiaro e lo scuro etc ………..
Il primo dei due contenitori che acquisisce piu cariche allontana e rende irrimediabilmente meno efficace l’altro che comunque rimane presente. Se prevale la cultura del diritto si avrà un soggetto più di sinistra, che parlerà più di uguaglianza, di assistenza sociale, di tutele e garanzie e meno di merito portando, a lungo andare, se dipendesse solo da lui, il sistema da fucina di entusiasmi e garanzie al blocco per spersonalizzazione dell’individuo e per annientamento delle iniziative che sono il vero motore per non incancrenirsi.
Se prevale la cultura del merito, ci troviamo, allo stesso modo del diritto, inizialmente una organizzazione efficiente, ricca, ma che da li a poco comincia perdere colpi per il progressivo l’abbassamento dell’asticella della legalità, della giustizia e del diritto. Questo è dovuto al potere che hanno acquistato coloro che per il merito, oltre alla giusta ricchezza, ha ottenuto anche il potere sia politico che economico e quindi, di fatto, il governo del paese che eserciterà inevitabilmente col controllo sul parlamento e quindi sulla legge. Queste sono le dinamiche che governerebbero fino alle estreme conseguenze tutti I paesi diciamo civili e domocratici, se non esistessero gli ideali che paradossalmente prendono più forza tantopiù il sistema tende a sbilanciarsi fungendo da provvidenziale contrappeso.
Gli ideali, caro mio Bob, non si superano perché sono il motore dell’uomo che non può essere superato da se stesso.
Caruggine