> sig. Bob di M.di C.
La sua sintetica, ma molto significativa analisi relativa ai molteplici problemi di questa societร , come per molti altri รจ, almeno cosรฌ mi par di capire, riconducibile all'io, all'individuo. Dice: "dobbiamo cambiare noi stessi se vogliamo cambiare la societร , perchรฉ noi siamo il prodotto di questa societร ".
Non posso che concordare con la seconda parte di questa affermazione, ma che perรฒ per me รจ palesemente in antitesi con la prima.
E' vero, noi siamo il risultato di questo tipo di societร , divisa fra privilegiati, potenti, autorevoli e dominanti da una parte e indigenti, screditati e di nessun peso dall'altra. Una societร le cui leggi sono state fin dall'inizio scritte dai piรน forti, e quindi inevitabilmente a discapito degli altri a cui la facoltร di esprimersi ogni 5 anni รจ addirittura stata data decenni e decenni dopo.
Il voto democratico, in una societร di cosรฌ diseguali, serve solo a perpetuare tale situazione, la quale non puรฒ che continuare ad essere favorevole a chi detiene, da sempre, senza cedimenti, ricchezze, potere reale, media, cultura generale.
Il trasformismo della sinistra ufficiale perรฒ penso che sia sostanzialmente finito, dopo innumerevoli giravolte di dichiarazioni (alle idee avevano dato addio giร moltissimi anni fa) e sigle.
Se perรฒ con il suo intervento vuol anche dire che bisogna negare qualsiasi entitร politica organizzata, neanche su questo sono d'accordo. Per conquistare obiettivi cosรฌ importanti, abbattere condizioni di potere , contro chi si รจ storicamente certamente ben strutturato e determinato a non cedere, ci vogliono oltre alla giustezza delle motivazioni, struttura, procedure, organizzazione, ... come in un'azienda, ... e non come su un palco.
Almeno su questo perรฒ concordo anch'io con il suo M. Bakunin.
"E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciรฒ che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo".
Ivano