Dom. Lug 6th, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
Gianluigi da Gianluigi pubblicato il 1 Gennaio 2013 alle 21:44
Dal sito della Regione Toscana: “Cambiamento, qualità, equità: sono le parole chiave che sostengono la riorganizzazione dell’intero sistema sanitario toscano , intrapresa non solo e non tanto per far fronte alla riduzione delle risorse, ma soprattutto per rendere il servizio sanitario più efficiente, appropriato, di qualità, eliminare sprechi e duplicazioni, rispondere in maniera sempre più adeguata ai bisogni di salute dei cittadini. E’ il senso della delibera che approva le “Linee di indirizzo alle aziende sanitarie ed alle Aree Vaste per il riordino del sistema sanitario regionale”, varata negli ultimi giorni dell’anno ieri dalla Giunta regionale” Cambiamento, qualità, equità sono le parole usate dall’assessore Marroni. Secondo l’assessore il riordino del sistema sanitario regionale, che si basa soprattutto su tagli, dovrebbe produrre QUALITA’ ed EQUITA’. Non bisogna essere dei fini economisti per capire che una politica fatta di tagli, per quanto possa razionalizzare, non può produrre qualità né tantomeno equità. Quello che dà veramente il senso dello sconcerto non è solo il contenuto della delibera quanto la demagogia con cui viene presentata, con una propaganda tale che, se non fosse per gli argomenti trattati, farebbe veramente ridere. A proposito di equità, un esempio per tutti. Mentre va avanti lo smantellamento della Sanità in Val di Cornia e soprattutto all’Elba, con una netta riduzione di tutti i servizi, tra cui alcuni veramente essenziali, si sta procedendo alla costruzione di un nuovo nosocomio a Livorno. Questo nuovo ospedale (che prevede un investimento enorme di risorse) va a collocarsi in una zona della regione che si caratterizza per un altissima densità di ospedali di medio-alto livello. In poche decine di chilometri (senza mare di mezzo..) troviamo, oltre l’ospedale labronico, l’ospedale Santa Chiara, l’Ospedale di Cisanello (su cui la regione sta investendo milioni), il CNR (sempre a Pisa), l’ Ospedale della Versilia a Viareggio e cosi via. Sappiamo benissimo che gli ospedali pisani (alcuni dei quali di livello nazionale) costituiscono spesso il punto di riferimento dei livornesi, che preferiscono fare pochi chilometri in più, bypassare l’ospedale cittadino e rivolgersi ai centri pisani che reputano possano erogare servizi sanitari di migliore qualità. Anche per tale vicinanza, sembra veramente inutile quanto assurda la costruzione del nuovo ospedale di Livorno. Per meglio spiegare il concetto di equità dell’assessore, se un livornese ha un infarto del miocardio, può scegliere ben cinque ospedali nell’arco di pochi chilometri per farsi sottoporre ad un’angioplastica in urgenza (intervento che salva la vita e la qualità della stessa). Non può certamente fare lo stesso un elbano o un piombinese. Questo è solo uno dei tanti grandi e piccoli esempi di assoluta diseguaglianza tra corregionali. Così, mentre un’intera isola e sette sindaci scendono in piazza per reclamare il diritto ad avere un semplice ortopedico che possa coprire la guardia ospedaliera pomeridiana e non vedere smantellare due misere postazioni di guardia medica, la Regione costruisce cattedrali nel deserto laddove ci sono molti voti a disposizione, smantellando i servizi in quelle zone elettoralmente non significative. Questo è il concetto di EQUITA’ della sinistra toscana. Concetto che io fatico a capire perché forse sono di destra e probabilmente poco…democratico. Gianluigi Palombi, Responsabile Provinciale Sanità, FLI
... Toggle this metabox.