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Caro Dini, se, se, se e poi ancora se! Lo sai si, di chi è patrimonio il se? Te lo dico io, dei cog@lioni! Cos’hai tu contro quelli, che oggi additi con disprezzo Comunisti, e che con il loro sacrificio ti hanno permesso di poter criticare in libertà chi vuoi, anche dicendo delle minchiate terrificanti al limite dell'offesa. Tu devi sciacquarti la bocca col niagara, prima di parlare a sproposito e sappi che dare del Comunista in Italia ad uno che è stato Comunista Italiano, non è una offesa, come può essere nell’immaginario di un ignorante, ma il più bel riconoscimento che si può fare ad una persona. Tu sai chi sono stati i Comunisti Italiani, cosa hanno fatto in Italia, contro chi e cosa hanno combattuto, e per quali ideali molti di loro non hanno più visto né la propria casa né la propria famiglia? Lo sai tu perché mio nonno e per un pelo anche mio padre, ce lo hanno fatto arrivare a casa in un sacco senza neanche un osso sano, tant’è che hanno fatto fatica a vestirlo prima di metterlo nella cassa? Meglio erano quei fascistoni vigliacchi che con le squadracce andavano a manganellare e far bere l’olio di ricino a chi mostrava dignità? A chi parlava di diritti, a chi parlava di solidarietà e di dignità sociale attraverso il dirtto allo studio ed al lavoro? Cosa ca@zo di strano andavano dicendo per suscitare tanto odio e reazioni criminali, me lo sai spiegare tu che parti cosi sicuro? Meglio sono quei fascistoni, che hanno fatto della vigliacca prepotenza, della delazione e dell’ignoranza il loro stile di vita trasmettendolo ai figli fino ai giorni nostri? Tu caro Dini, per ignoranza e stupidità propagandistica hai saltato a piedi pari un pezzo di storia, anche Elbana, della quale, ancora oggi certi cognomi si beano delle carognate fatte dai propri “avi”. Ora tu, siccomeache tu, come tanti qui sopra, hai un certo numero di sbottate da consumare in capo all’anno, verrai fuori coi Comunisti Cubani o di Stalin o Cinesi che “bolliscono i bambini” e dilaniano i preti. Ma per favore, guarda quello che hai di fronte, che di quello stiamo parlando, di un paese che per ignoranza, opportunismo e cattiveria è stato ridotto in condizioni riprovevoli. Ferajese