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MONTI!!! E sai come muori... da MONTI!!! E sai come muori... pubblicato il 29 Dicembre 2012 alle 22:23
Nonostante Mario Monti non perda occasione per spacciarsi come il salvatore della Patria i dati confermano quello che tutti vivono quotidianamente sulla loro pelle: va sempre peggio. La conferma arriva dalla fotografia scattata dalla Cgia di Mestre al settore piรน importante, quello che incide di piรน sul futuro: il mondo del lavoro. E per l'occupazione, il 2012, รจ stato un anno nero. Da dimenticare. Cresce il numero dei senza lavoro presenti in Italia. Secondo le stime della Cgia il numero medio dei disoccupati รจ aumentato di 609.500 unitร . Nel 2013 andrร  peggio: l'esercito di coloro che sono alla ricerca di una occupazione รจ destinato a salire ulteriormente di altre 246.600 unitร . I senza lavoro sfioreranno quota 3 milioni con un tasso dell'11,5%. "Una situazione allarmante che sta diventando una vera e propria piaga sociale - afferma il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - Purtroppo le condizioni generali della nostra economia sono pessime e questo si riflette negativamente sulla tenuta occupazionale anche delle piccole imprese. Giovani, donne e stranieri sono le categorie piรน a rischio, senza contare che tra questi ex lavoratori sta aumentando drammaticamente il numero dei disoccupati di lungo periodo". Aumentano le difficoltร  per le imprese e - di conseguenza - quelle per i lavoratori. Dall'inizio del 2012 la contrazione dei prestiti bancari erogati alle imprese รจ stata di 26,7 miliardi di euro (-2.7%), mentre le sofferenze per il sistema imprenditoriale sono aumentate di 8,7 miliardi di euro (+10,9%). Per il 2012 il Pil รจ previsto attorno al -2,3/-2,5%. I consumi privati dovrebbero attestarsi al -3,4% e quelli pubblici al -0,7% . Un tracollo per gli investimenti: -8,1%, con una punta del -10,9% per quelli relativi alle attrezzature e ai macchinari. L'anno prossimo la caduta subirร  una frenata, ma davanti a tutti gli indicatori ci sarร  sempre il segno negativo. Il Pil sarร  pari al -0,5% circa, i consumi privati -0,9%, quelli pubblici -0,3%, mentre gli investimenti chiuderanno con un -2,1%. L'immagine che ci restituiscono tutti gli indicatori รจ la stessa: un Paese sempre piรน povero.
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