Sul lungomare la pensiamo allo stesso modo. Quando dico di fare una riflessione su dove, come e cosa abbiamo costruito, mi riferisco proprio alle dune scomparse nel tratto centrale della spiaggia negli anni '60. Quelle che feci appena in tempo a vedere da bambino. Ricordo l'area dunale alla rotonda del Capriccio. Se non fosse stata costruita la strada litoranea, fortunatamente interrotta all'altezza del Montecristo, oggi avremmo piรน spiaggia e piรน futuro.
Sul pino... mi spiace deluderla, esistono sistemi suggeriti e supportati da studi scientifici che possono controllare e indirizzare le radici lontano dalla superficie ed evitare danni ai manufatti ed edifici.
Il primo sistema sarebbe quello di non asfaltare sino ai tronchi dei pini e lasciare un aiuola (cosa non fatta in via Roma, strada pedonale larga 10 metri e pini lastricati al tronco!), poi ce ne sono di piรน sofisticati.
Se al posto di agire con la "pancia" si pensasse con la testa, le soluzioni potrebbero essere trovate con facilitร .
					
					
					
				